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Vaticano, protezione dei minori: lanciato il sito Internet

Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori | Sito della Pontificia Commissione per la Protezione di Minori  | http://www.protectionofminors.va/ Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori | Sito della Pontificia Commissione per la Protezione di Minori | http://www.protectionofminors.va/

La Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori ha lanciato il suo sito Internet: ne dà l’annuncio un comunicato della stessa commissione, diffuso dalla Sala Stampa vaticana. 

Il sito (www.protectionofminors.va) “ha l’obiettivo – si legge nel comunicato – di fornire al pubblico aggiornamenti regolari del lavoro della Commissione nel promuovere una cultura di salvaguardare i minori insieme alle chiese locali”, così come nello “sviluppare i programmi educativi che coinvolgono la commissione nel mondo”. Viene lanciato il 6 dicembre, giorno di San Nicola, protettore dei bambini. 

Il nuovo sito è ancora in versione Beta, e in via di sviluppo. Per ora è solo in lingua inglese, ma presto sarà disponibile nelle lingue spagnolo, italiano, portoghese e francese. Il sito è parte dell'impegno della Commissione di divulgare sempre più notizie sulla sua attività. Una attività che sarà resa ancora più visibile nelle giornate di preghiera per le vittime della pedofilia, recentemente proposta dalla stessa commissione

Per quanto riguarda le linee guida sulla protezione dei minori, nel sito si fa riferimento alla lettera circolare di Benedetto XVI del 2011, che chiedeva alle diocesi locali di sviluppare ognuno una propria strategia. I membri della commissione hanno sviluppato un modello per le linee guida locali, in modo da aiutare “le conferenze episcopali e i religiosi per sviluppare e implementare politiche efficaci, procedure e programmi per la protezione dei minori e gli adulti vulnerabili”.

Il modello è diviso in 13 punti. Per quanto riguarda lo spinoso tema della denuncia alle autorità – ogni legislazione è differente – la commissione ha chiesto che ci sia “un chiaro pronunciamento sulla responsabilità con le autorità civili e le autorità della Chiesa, secondo i requisiti richiesti”. Si legge anche che “laddove le conferenze episcopali includano più di una nazione o una nazione che ha una struttura federale, deve essere chiaramente stabilito che la Chiesa sarà responsabile di fronte l’autorità locale” e questo “dovrebbe includere” anche le richieste civili o l’obbligo di denuncia.

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