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Consiglio dei Cardinali, tutto in evoluzione

Briefing di padre Lombardi | Padre Federico Lombardi durante un briefing | ACI Stampa Briefing di padre Lombardi | Padre Federico Lombardi durante un briefing | ACI Stampa

Riforma della Curia, è tutto in evoluzione. La quindicesima riunione del Consiglio dei Cardinali ha discusso sia degli ultimi sviluppi (l’istituzione del Dicastero Famiglia, Laici e Vita) e sia delle possibili riforme da fare, in attesa di una Costituzione Pastorale che metta definitivamente ordine alle molte idee sul tavolo del Consiglio dei Cardinali.

Sono stati tre giorni intensi, passati a ridefinire le possibili ristrutturazione di tutti gli uffici di Curia, compresa la Segreteria di Stato, che pure per un periodo sembrava aver guadagnato una certa stabilità di governo. Ma se la Segreteria di Stato guidata dal Cardinal Parolin resta comunque un punto fermo nell’organizzazione della Curia e nel coordinamento diplomatico, restano comunque le idee di semplificazione e decentramento della Curia che coinvolgono tutti i dicasteri.

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, sottolinea che sono stati oggetto di approfondimento la Congregazione per i Vescovi, per le Chiese Orientali e per il Clero, il Pontificio Consiglio della Cultura e per il Dialogo Interreligioso, e appunto la Segreteria di Stato.

Mentre negli scorsi giorni si è parlato anche di Congregazione della Dottrina della Fede, di Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, della Congregazione delle Cause dei Santi. E poi c’è l’istituzione di un altro “super-dicastero”, ovvero il dicastero Carità, Giustizia e Pace. Di certo, si sa che il dicastero comprenderà i Pontifici Consigli Giustizia e Pace, Migranti, Cor Unum e Operatori Sanitari. Ma è tutto in evoluzione, come pure il nome del dicastero: prima era Carità, Giustizia e Pace, poi Giustizia, Pace e Migrazioni, ora Carità, Giustizia e Pace.

I criteri della riforma – spiega padre Federico Lombardi – sono tra gli altri “semplificazione, armonizzazione dei compiti, possibili forme di decentralizzazione in rapporto alle conferenze episcopali”. Ma come questo verrà definito poi è tutto da vedere.

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Intanto, alcune riforme (quella dell’economia e quella della comunicazione) sono già in corso. Il Cardinal George Pell (che oggi compie 75 anni) è prefetto della Segreteria dell’Economia e membro del Consiglio, il Cardinal Reinhard Marx è presidente del Consiglio per l’Economia e membro del Consiglio a sua volta: entrambi hanno aggiornato sullo stato dei loro lavori.

E anche monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della Comunicazione, ha aggiornato – racconta il direttore della Sala Stampa Vaticana - “sul procedere della riforma del sistema comunicativo della Santa Sede, sul ripensamento sull’organizzazione del lavoro e sul processo di integrazione di Radio Vaticana e CTV nell’anno in corso”.

Dal canto suo, il Cardinal Sean O’Malley, altro membro del Consiglio e Presidente della Commissione per la Tutela dei Minori, ha aperto una discussione sull’ultimo motu proprio “Come una madre amorevole”, che tocca il tema della responsabilità dei vescovi e che è stato sollecitato proprio dalla Commissione.

Le prossime riunioni del Consiglio dei Cardinali sono previste il 12-13-14 settembre e il 12-13-14 dicembre. Padre Lombardi sottolinea che la sua impressione è che “la strada delle riforme sia in discesa”. Ma spiega anche che c’è una certa evoluzione nella discussione, ed è anche questo uno dei motivi per cui i nuovi dicasteri vengano chiamati “semplicemente dicasteri, senza volutamente definirli come Pontificio Consiglio o Congregazione”. Forse si prepara una terminologia tutta nuova nella nuova Costituzione.