Dopo tre giorni di chiusura, oggi il Santo Sepolcro, sito della Crocifissione e Risurrezione di Cristo, ha aperto di nuovo le porte.

La decisione da parte dei responsabili della basilica – Theophilos III e Nourhan Manougian, rispettivamente patriarca greco-ortodosso e armeno di Gerusalemme, e il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton – è arrivata dopo che il governo di Benjamin Netanyahu e la Municipalità di Gerusalemme hanno sospeso “le misure fiscali e legislative che penalizzano le Chiese” e l’imposizione di tasse sui beni immobili delle Chiese che non siano luoghi di culto.

La protesta era iniziata domenica pomeriggio. Le porte sono state riaperte stamani alle 4. Subito dopo un gruppo di pellegrini si è recato per pregare nel luogo sacro. Decisa anche la creazione di un gruppo di lavoro “che negozierà con le Chiese una soluzione” della vicenda.