Papa Francesco, incontrando il Gruppo di Lavoro per il Dialogo, ha ribadito il valore universale di Gerusalemme, città santa dove è nata la Chiesa. Un breve saluto, nell’ambito dei lavori del gruppo che fu fondato dal Cardinale Jean-Louis Tauran come presidente del Pontificio Consiglio interreligioso, insieme allo sceicco Mahmoud al Habbash.
La storia recuperata grazie a recenti scavi racconta che il complesso di Dar al-Consul nel cuore della Città Santa di Gerusalemme potrebbe avere origini bizantine e addirittura romane nella parte Est del Cardo Massimo. Forse a costruirlo è stato l’imperatore Adriano nel 132-135.
Gerusalemme deve “essere riconosciuta da tutti come luogo d’incontro e non di conflitto”, e il suo status deve “preservare l’identità e il valore universale di Città santa per tutte e tre le religioni abramitiche, anche attraverso uno statuto speciale internazionalmente garantito”.
Hanno il compito, come ha detto Papa Francesco, di “sostenere, promuovere, valorizzare la missione della Custodia di Terrasanta”. E oggi, con una Messa celebrata da padre Francesco Patton, custode di Terrasanta, nell’edicola del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stato celebrato il loro 600esimo anniversario. I commissariati di Terraanta fanno 600 anni, e 67 di loro sono stati rappresentati alla Messa, dove era presente anche l’arcivescovo Leopoldo Girelli, nunzio apostolico, che ha letto la lettera di Papa Francesco per la ricorrenza.
Un colono israeliano oggi pomeriggio è entrato nella Chiesa delle Nazioni a Gerusalemme e ha dato fuoco ad alcune panche. L’uomo, 49 anni è stato bloccato dalla polizia immediatamente. Sono iniziate le indagini.
È cominciato il giorno dell’annunciazione, il 25 marzo, e terminerà l’anno prossimo con un pellegrinaggio in Terrasanta alla vigilia della stessa ricorrenza, lo speciale anno giubilare che la Chiesa Cattolica in Russia ha dedicato a Maria, Madre della Parola di Dio.
La settimana scorsa una mostra particolare ha caratterizzato il salone della Curia custodiale del Convento di San Salvatore a Gerusalemme. La mostra “Five Centuries since Leonardo da Vinci (1519-2019). Science and Technology in the Renaissance books owned by the Library of the Custody of the Holy Land in Jerusalem” celebra la grandezza di Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla sua morte. L’esposizione si sviluppa attraverso più di trenta volumi che sono conservati presso la Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa.
"La festa della risurrezione ci ricorda che la dignità umana deve essere rispettata e onorata. Gli esseri umani sono creati a immagine di Dio e quindi uguali davanti a Dio. La Pasqua è il tempo in cui la famiglia umana viene celebrata alla luce della vita e dell’abbondanza divina". Lo scrivono i Patriarchi e i Capi delle Chiese di Gerusalemme in occasione del Messaggio di Pasqua.
Esattamente 70 anni fa - era il 15 aprile 1949, Venerdì Santo - Papa Pio XII pubblicava l’Enciclica Redemptoris Nostri dedicata allo status di Gerusalemme. Una questione ancora oggi quanto mai attuale.
“Ombelico del mondo, la Città Santa ti sorprende sempre, offrendoti sempre nuove luci, anche se spesso nel segno del dolore e della sfida. Proprio così, conoscere e far amare Gerusalemme è un servizio alla pace e all’incontro fra le anime spesso contrapposte degli uomini”.
Si è aperto il 26 novembre il IV Congresso internazionale dei Commissari di Terra Santa. I lavori sono stati aperti dal prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il cardinale Leonardo Sandri e andranno avanti fino al 2 dicembre. Un incontro davvero unico che riunisce ben 70 Commissari provenienti da tutto il mondo. I Commissari di Terra Santa sono dei preziosi “ponti tra la Terra Santa e i cristiani”.
La "regina del deserto" appare all'improvviso in mezzo alla solitudine e alla desolazione dinanzi agli occhi del pellegrino che ancora in lontananza la ammira stupefatto, proprio come se contemplasse un'apparizione, un luogo posto tra cielo e terra.
Il legame tra Roma e Gerusalemme sarà sempre più forte. Questo anche grazie al nuovo progetto della “Casa Mater Misericordiae” gestito da don Filippo Morlacchi. L’idea è della diocesi di Roma. Una casa che diventerà un centro di fraternità e riflessione per seminaristi, sacerdoti e singoli fedeli.
“In questi giorni assistiamo all’ennesima esplosione di odio e violenza, che sta insanguinando ancora una volta la Terra Santa. La vita di tanti giovani ancora una volta è stata spenta e centinaia di famiglie piangono sui loro cari, morti o feriti. Ancora una volta, come in una sorta di circolo vizioso, siamo costretti a condannare ogni forma di violenza, ogni uso cinico di vite umane e di violenza sproporzionata. Ancora una volta siamo costretti dalle circostanze a chiedere e gridare per la giustizia e la pace!”. Lo scrive l’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico di Gerusalemme dei Latini.
Dopo tre giorni di chiusura, oggi il Santo Sepolcro, sito della Crocifissione e Risurrezione di Cristo, ha aperto di nuovo le porte.
In due millenni di storia non era mai successo. La Basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, ieri è stata chiusa per protesta contro le iniziative del comune della Città Santa per volere dei capi delle Chiese responsabili del Santo Sepolcro: il Patriarcato greco ortodosso, la Custodia di Terra Santa e il Patriarcato armeno.
50 minuti di colloquio privato alla presenza di due interpreti. Tanto è durato il faccia a faccia tra Papa Francesco e il presidente della Repubblica di Turchia Erdogan. Quella del leader turco è stata la prima visita di un Capo di Stato di Ankara da 59 anni a questa parte.
Si chiude oggi in Egitto la Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme promossa dalla Università di Al-Azhar.
Papa Francesco riceverà il Presidente turco Tayyip Erdogan lunedì 5 febbraio. La notizia è stata confermata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Durante il tempo di Natale, la diplomazia pontificia impegnata nel multilaterale si ferma. Non ci sono sessioni, né discorsi ufficiali. Ma non si ferma la diplomazia bilaterale. I nunzi sono prima di tutto vescovi, le loro omelie della notte di Natale rappresentano anche messaggi. Così come si moltiplicano, da parte dei vescovi, i messaggi per la pace nel periodo natalizio. Tutto prepara alla Giornata Mondiale della Pace, dedicata quest’anno ai migranti, e ai temi del primo incontro ufficiale di Papa Francesco nell’anno che viene, quello con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.