Un permesso di protezione sociale per i migranti in fuga: lo chiede monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, in occasione della decima edizione della Giornata Europea contro la Tratta. La giornata si celebra il 18 ottobre e invita a spostare l'attenzione sul mondo dei migranti in fuga che sbarcano in Italia e arrivano in Europa. 

"Tra di essi - ricorda monsignor Perego -  riconosciamo non solo  vittime di guerra, persecuzioni religiose politiche, disastri ambientali, ma anche molte vittime di tratta. Purtroppo, troppo spesso in Italia  viene negato dalle Commissioni territoriali  un titolo di soggiorno, perché non si riconoscono tra i migranti persone che non solo sono vittime di tratta  alla partenza, ma anche nel loro viaggio sono state  vittime di trafficanti".

Il direttore generale della Fondazione Migrantes chiede al governo un "permesso di protezione sociale" per i migranti in fuga, provvedimento giustificato dalla "presenza  di molte vittime di tratta tra i diniegati, tra l’altro presenti  nelle diverse strutture di prima accoglienza  anche da molti mesi se non da quasi due anni".

Il provvedimento serve - aggiunge monsignor Perego - "per evitare che oltre alla partenza, o durante il viaggio, ma anche nel nostro Paese molti uomini e donne migranti cadano in una nuova forma di sfruttamento,  alimentando ulteriormente il mondo della prostituzione (dove si contano già almeno 35.000 persone) o del lavoro (con oltre 400.000 lavoratori vittime di sfruttamento grave e tratta).  E’ un  atto  di giustizia sociale e di tutela della dignità di molte persone, tra cui  donne giovani provenienti in particolar modo dai paesi dell’Africa sub-sahariana, che l’Italia, ma anche l’Europa dovrebbero riconoscere come importante per celebrare non solo a parole, ma nei fatti, una Giornata europea contro la tratta".