“In questi ultimi giorni continuano le notizie di morte dei migranti via terra e via mare, ma continuano anche le notizie di una chiusura di Paesi europei al cammino dei migranti, con un pericoloso ritorno a nazionalismi che mette in discussione l’unità stessa dell’Europa. Speculare sulla vita umana dei migranti o respingerli in terra o in mare sono atti criminali - come ha ricordato domenica all’Angelus Papa Francesco - su cui dovrebbe procedere a un’indagine la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, afferma Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes.

“L’Europa dei diritti e della solidarietà oggi è chiamata a rafforzare l’accoglienza – continua il Direttore della Migrantes -, partendo dalla salvaguardia della vita delle persone migranti via terra e via mare, dal riconoscimento delle persone e dalla loro libera circolazione in Europa, per arrivare a un programma di protezione internazionale che veda distribuiti i migranti che ne hanno diritto (anche chi è in fuga da persecuzioni religiose, da disastri ambientali, da dittature e violenze e non solo dalle 42 guerre in atto nel mondo) in tutti i Paesi europei”.

Questo programma di azione chiede “il superamento degli Accordi di Dublino III per un nuovo programma di asilo europeo. Forse sarebbe importante anche sul piano europeo una campagna di informazione, in collaborazione con le maggiori agenzie e gli organi di stampa, che spieghi da quali Paesi e situazioni provengono i migranti, così da favorire un’informazione corretta a tutti i cittadini europei ” conclude Mons. Perego.