Advertisement

Nuovi santi: sarà beato Teresio Olivelli

Teresio Olivelli | Una immagine di Teresio Olivelli, presto beato | PD Teresio Olivelli | Una immagine di Teresio Olivelli, presto beato | PD

C’è anche Teresio Olivelli nella lista dei decreti della Congregazione delle Cause dei Santi diffusa oggi dal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Lui sarà beato, perché martire, mentre degli altri sei sono state riconosciute le virtù eroiche: si aspetterà un miracolo.

Teresio Olivelli fu ucciso in odio alla fede a 29 anni, nel campo di prigionia bavarese di Hersbrcuk. Professore universitario, ufficiale degli alpini sul fronte russo, partigiano nonostante nella sua giovane vita avesse conosciuto solo il fascismo. Un antifascismo nato dentro il fascismo.

Il suo spirito religioso, però, era molto forte. E questo prevarrà all’idea di patria e famiglia che gli era stata inculcata sin dai primi anni di scuola.

Partigiano sulle montagne, arrestato a Milano, trasferito in diversi campi di prigionia prima di arrivare al luogo dove sarebbe morto, è un simbolo per aver scritto La Preghiera del Ribelle, che un po’ caratterizza i giovani partigiani cattolici.

“Ribelli, così ci chiamo, così siamo, così vogliamo essere, ma la nostra è anzitutto una rivolta morale. È rivolta contro un sistema e un’epoca, contro un modo di pensiero e di vita, contro una concezione dell’esistenza. Non vi sono liberatori, vi sono solo uomini che si liberano”.

Advertisement

Una preghiera che marca una generazione e i cui echi si trovano su Ribelle, giornale clandestino antifascista, dove scrive. Sono appelli alla Chiesa italiana, che – con i radiomessaggi di Pio XII - sposa il modello della democrazia.

Olivelli muore cercando di aiutare un prigioniero ucraino picchiato da un aguzzino. Lo colpiscono un calcio al ventre, il 17 gennaio 1945, a pochi mesi dalla fine della guerra.

È lui il personaggio più conosciuto di quelli che saranno i nuovi beati.

Antonio Giuseppe De Sousa Barroso, vescovo di Porto (1854-1918), missionario in Africa e vescovo di Porto mandato in esilio perché si oppose alle iniziative anticlericali del governo del Portogallo, che proprio in quegli anni lanciava l’offensiva contro la Chiesa. Non a caso, è in quegli anni che appare la Madonna Fatima.

Sono state riconosciute anche le virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe di Gesù López y González (1872-1950), Vescovo di Aguas Calientes e Fondatore della Congregazione delle Suore Cattoliche Maestre del Sacro Cuore di Gesù, un vescovo santo e amatissimo.

Nella lista di quelli che potrebbero presto diventare nuovi beati ci sono anche Agostino Ernesto Castrillo (194-1955), Vescovo di San Marco Argentano- Bisignano, un frate minore che si distinse, tra le altre cose, nel portare conforto alla popolazione durante bombardamenti di Foggia nella Seconda Guerra Mondiale; Giacomo da Balduina (1900-1948), frate cappuccino che visse buona parte della vita affetto da encefalite letargica, cosa che no gli evitò di compiere il suo ministero; Maria degli Angeli (1871-1949), Carmelitana Scalza e fondatrice delle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Torino; e Umiltà Patlán Sánchez (1895-1970), professa delle Suore dell’Immacolata Concezione.

More in Vaticano