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Sviluppo integrale e Populorum progressio, due giornate di studio in Vaticano

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La vera chiave dello sviluppo integrale è  ‘l’antropologia cristiana . E da qui, con un relazione del cardinale Müller, inizia il simposio che il 3 e 4 aprile prossimo in Vaticano mette insieme per la prima volta le energie di quattro pontifici consigli ormai riuniti in un unico dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale.

Due giornate di condivisione di progetti ma soprattutto di impostazione del lavoro comune.

La differenza di fondo infatti tra come viene considerato lo sviluppo nel mondo e come lo vedono i cristiani è tutto nelle basi antropologiche, nel Vangelo,  nella fede e nel suo contributo alla scienza, nel rapporto corretto tra uomo e donna, nel ruolo della famiglia, e in come vengono viste le migrazioni. Tema questo di cui parlerà il cardinale Tagle come presidente di Caritas Internationalis.

La differenza insomma è tutta in qual “Granellino di senape” evangelico che è anche il nome di un progetto che il DSUI sta portando avanti in collaborazione con i vescovi di Lamezia Terme e Taranto. Lo ha spiegato lo stesso cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, presentando ai giornalisti il Convegno.  Si lavoro da per tuto per lo sviluppo integrale, anche in l’Italia, dove, ha detto il cardinale,  “stiamo lavorando per dare posti di speranza e di lavoro anche ai giovani, spesso costretti alla fuga all’estero per mancanza di opportunità”.

Insomma lo sviluppo non è solo un progetto, ma una vocazione. Che sta molto a cuore al Papa che nel nuovo dicastero ha voluto uno spazio direttamente per lui, quello delle migrazioni. E una volta al mese Francesco ha un incontro di lavoro diretto con i responsabili che ovviamente hanno un accesso diretto al Papa. Uno di loro, Padre Baggio, ha lavorato per anni in Argentina con l’allora arcivescovo di Buenos Aires e questo rende il lavoro più spedito.

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Di questo e molto altro dunque si parlerà lunedì e martedì prossimo, e martedì mattina i partecipanti al convegno saranno ricevuti proprio dal Papa.