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Comincia il Sinodo. Le parole di Papa Francesco

Papa Francesco prende la parola al Sinodo | Papa Francesco prende la parola al Sinodo 2015 | CTV Papa Francesco prende la parola al Sinodo | Papa Francesco prende la parola al Sinodo 2015 | CTV

Al termine della preghiera mattutina, Papa Francesco ha rivolto un indirizzo di saluto ai padri sinodali. ACI Stampa ha raccolto quasi integralmente il testo, che viene riportato qui di seguito. 

Care Beatitudini eminenze eccellenze fratelli e sorelle

La Chiesa riprende oggi il dialogo iniziato con la proclamazione del sinodo straordinario sulla famiglia per valutare e riflettere insieme sul testo dell’Instrumentum Laboris elaborato dalla Relatio Synodi e dalle risposte delle conferenze episcopali e dagli organismi aventi diritto. Il Sinodo è un camminare insieme con lo spirito di collegialità e sinodalità, adottando coraggiosamente la parresia lo zelo pastorale e dottrinale, la saggezza, la franchezza e mettendo sempre davanti ai nostri occhi il bene delle famiglie e la suprema lex: la salus animarum.

Il sinodo non è un convegno o un parlatorio, non è un parlamento o un senato dove ci si mette d’accordo. Il sinodo è una espressione ecclesiale, cioè è la Chiesa che cammina insieme per leggere la realtà con gli occhi della fede e con il cuore di Dio. È la Chiesa che si interroga sulla fedeltà al deposito della fede, che per essa non rappresenta un Museo da guardare e nemmeno solo da salvaguardare, ma è una fonte viva dalla quale la Chiesa si disseta per dissetare e illuminare il deposito della vita.

Il Sinodo si muove necessariamente nel seno della Chiesa e dentro il Santo popolo di Dio, di cui noi facciamo parte in qualità di pastori, ossia servitori. Il Sinodo inoltre è uno spazio protetto, ove la chiesa sperimenta l’azione dello Spirito Santo.

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Nel Sinodo, lo Spirito parla attraverso la lingua di tutte le persone che si lasciano guidare dal Dio che sorprende sempre, dal Dio che rivela ai piccoli ciò che nasconde ai sapienti e intelligenti, dal Dio che ha creato la legge e il sabato per l’uomo e non viceversa, dal Dio che lascia le 99 pecorelle per cercare l’unica pecorella smarrita, dal Dio che è sempre più grande delle nostre logiche e dei nostri calcoli.

Il Sinodo potrà essere uno spazio dell’azione dello spirito Santo solo se noi partecipanti ci rivestiamo di coraggio apostolico. di umiltà evangelica e di orazione fiduciosa.

Il coraggio apostolico che non si lascia impaurire di fronte alle seduzioni del mondo che tendono a spegnere nel cuore degli uomini la luce della verità sostituendola con piccola e temporanee luci e di fronte all’impietrimento di alcuni cuori che nonostante le buone intenzioni allontanano le persone da Dio (…)

L’umiltà evangelica che sa svuotarsi dalle proprie convenzioni e pregiudizi per ascoltare i fratelli vescovi e riempirsi di Dio, che porta a puntare il dito non contro gli altri per giudicarli, ma per tenderli la mano, per rialzarli, senza mai sentirsi superiori a loro.

Orazione fiduciosa è l’azione del cuore quando si apre a Dio, quando si fanno tacere tutti i nostri umori per ascoltare la soave voce di Dio che parla nel silenzio, senza ascoltare Dio tutte le nostre parole saranno soltanto parole che non saziano e non servono.

Senza lasciarsi guidare dallo Spirito tutte le nostre decisioni saranno soltanto delle decorazioni, che invece di esaltare il Vangelo lo ricoprono e lo nascondono.

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Cari fratelli, come ho detto il Sinodo non è un Parlamento dove per raggiungere un consenso o un accordo comune si occorre al negoziato, al patteggiamento o ai compromessi. L’unico metodo del Sinodo è quello di aprirsi allo Spirito Santo, con coraggio apostolico, con umiltà evangelica e con orazione fiduciosa, affinché sia lui a guidarci, ad illuminarci e a farci mettere davanti agli occhi con i nostri pareri personali, la fede in Dio, il bene della Chiesa e la salus animarum

Infine vorrei ringraziare Sua Eminenza Card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, S. Ecc. Mons. Fabio Fabene, sottosegretario,  e con loro ringrazio il relatore, S. Em Card. Petr Erdo e il segretario speciale S. Ecc. Mons. Bruno Forte, i presidenti delegati (...), i traduttori: grazie di cuore.

Ringrazio ugualmente tutti voi padri sinodali, delegati fraterni, uditori, uditrici e assessori, per la vostra partecipazione attiva e fruttuosa. Uno speciale ringraziamento ai giornalisti, grazie per la vostra apprezzata partecipazione. Iniziamo il nostro cammino invocando l’aiuto dello Spirito Santo e l’intercessione della Sacra Famiglia, Gesù Maria e San Giuseppe.