Città del Vaticano , lunedì, 15. dicembre, 2025 17:52 (ACI Stampa).
"E' con profonda gioia e gratitudine che ci ritroviamo anche quest'anno in piazza San Pietro per l'accensione dell'illuminazione dell'albero di Natale e l'inaugurazione del presepe, segni visibili della speranza e della luce che il Signore continua a donare all'umanità". Lo ha detto Suor Raffaella Petrini, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in occasione dell'inaugurazione e della illimuninazione dell'albero e del presepe di Piazza San Pietro.
"Il presepe - ha aggiunto - è stato progettato e realizzato dalla maestria dei volontari della diocesi di Nocera Inferiore Sarno e presenta il paesaggio tipico dell'agro nocerino sarnese e vuole ricordare lo stupore di Sant'Alfonso Maria de' Liguori che nel contemplare il mistero dell'Incarnazione compose il celebre canto Tu scendi dalle stelle, un legame profondo quello tra la comunità mocerina sarnese e il santo dottore della Chiesa perché le sue spoglie riposano nel comune di Pagani, nel territorio della diocesi. Il presepe così caro alla tradizione cristiana ci accompagna nel cammino verso il Natale, proponendo agli uomini e alle donne del nostro tempo quanto avvenne più di duemila anni fa a Betlemme: la nascita del Salvatore, il mistero di Dio che si fa uomo, che si fa bambino, che entra nella storia dell'umanità con la forza disarmante dell'amore. E quest'anno l'inaugurazione assume un significato ancora più profondo perché tra circa tre settimane si concluderà il Giubileo e inizierà una ricorrenza speciale: gli 800 anni della morte di San Francesco d'Assisi che nel 1223 a Greccio diede vita alla prima rappresentazione della Natività".
"Sia Sant'Alfonso de' Liguori - ha detto ancora Suor Petrini - che davanti al bambino avvolto in fasce nella mangiatoia approfondiì la sua fede e rinnovò il suo amore verso il Signore sia San Francesco d'Assisi che volle ricreare la scena della nascita del Salvatore coinvolgendo gli abitanti di Greccio, testimoniano entrambi al mondo che la vera pace è un dono di Dio e non solo degli sforzi umani. E' anche vero che noi siamo chiamati tutti ad incarnarla in uno stile di vita concreto a sceglierla come via e non soltanto come meta come ci invita a fare Papa Leone . Così il presepe della diocesi di Nocera Inferiore Sarno proprio come quello di Greccio non vuole semplicemente ricordare la nascita di Gesù, ma farla rivivere a chi lo osserva suscitare stupore vivo toccare i cuori manifestare la tenerezza di Dio, risvegliare la fede nella vita, la vita che vince la morte come espresso dalle foglie sempre verdi dello splendido albero proveniente da Lagundo e dalla Val d'Ultimo. Oggi in questa Piazza che abbraccia il mondo il presepe e l'albero non sono solo ornamenti natalizi ma segni di comunione, richiami alla pace e alla custodia del Creato, inviti alla fraternità universale che San Francesco mise al primo posto e divenne cifra del suo carisma . Al poverello di Assisi patrono d'Italia e modello di semplicità evangelica vogliamo affidare il nostro cammino personale e comunitario, a Sant'Alfonso chiediamo che ci aiuti a riscoprire la bellezza del Vangelo vissuto attivamente nella carità nell'ascolto degli ultimi e nel rispetto per ogni creatura".
Infine Suor Petrini ha annunciato i donatori per il Natale 2026 : il presepe in piazza San Pietro sarà realizzato dall'Associazione Italiana Amici del presepe, sede di Atessa, in provincia di Chieti e l'albero sempre per piazza San Pietro sarà donato dal Comune di Terranova di Pollino, in provincia di Potenza e il presepe dell'aula Paolo VI sarà allestito dalla fondazione Carnevale di Viareggio, in provincia di Lucca






