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Francesco Maria Greco diventa beato: ecumenismo, contemplazione e servizio

Il nuovo beato Francesco Maria Greco  |  | pd Il nuovo beato Francesco Maria Greco | | pd

Oltre 14 mila fedeli sono previsti per la canonizzazione di don Francesco Maria Greco, in programma domani, 21 maggio, allo stadio San Vito di Cosenza. Un evento particolarmente importante per la comunità diocesana, che per la prima volta vede elevato agli onori degli altari un parroco. Il rito sarà presieduto, come al solito in tali occasioni, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che nell’impianto sportivo cosentino aveva già celebrato, il 14 settembre 2011, la beatificazione di suor Elena Aiello.

Don Francesco Maria Greco, nato ad Acri (Cs) nel 1857, e che nella cittadina alle pendici della Sila ha operato per oltre 40 anni, ha dato inizio all’istituto delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, congregazione di rito sia latino che orientale, oggi presente in Italia, Argentina, Brasile, Stati Uniti e India.

Scopertosi chiamato al sacerdozio nella “Valle di Pompei”, durante il suo soggiorno di studi napoletani, don Greco nel periodo partenopeo conobbe figure di spicco della spiritualità locale come Caterina Volpicelli e Bartolo Longo.

Figlio del suo tempo, sentì forte la devozione per il Sacro Cuore di Gesù, peraltro diffusa prima da Pio IX e poi da Leone XIII che nell’anno 1899, con l’enciclica Annum Sacrum in riferimento al Giubileo del 1900, consacrava l’umanità al Cuore di Gesù.

È ad Acri, però, che si esprime il carisma del beato Greco. Qui opera con lo zelo del parroco attento ai bisogni degli ultimi e dei sofferenti. Figlio di una terra, quella calabra, che vive un grande degrado, soprattutto perché stretta nella morsa di una atavica povertà, il sacerdote, parroco di San Nicola, si impegnerà al servizio degli ultimi, dei poveri, dei più bisognosi.

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Legandosi ogni giorno di più inscindibilmente ai Sacri Cuori, imponendosi peraltro una rigida disciplina sacerdotale, ha sognato e avviato la Congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori, nata tuttavia con l’obiettivo primario di favorire una formazione e un’istruzione ai giovanissimi della sua terra. Per questo fondò nella sua parrocchia le “Scuole di Catechismo”, dove, con il linguaggio del tempo, “si insegnava la Dottrina”. Tra le collaboratrici parrocchiali, don Greco affidò a Raffaela De Vincenti la nascita dell’Istituto delle Piccole Operaie, trovando in essa, la futura suor Maria Teresa, una “compagna spirituale” abile e ispirata.

Don Greco non volle mai guidare la Congregazione, che vide la sua nascita ufficiale nel 1894.

La vita di don Francesco Maria Greco è stata ripercorsa in una conferenza stampa guidata dal presidente della Commissione per la beatificazione, don Enzo Gabrieli, dalla madre generale della Congregazione, suor Alma Franco, che ha sottolineato soprattutto l’impegno caritativo del fondatore, che in Acri tra l’altro volle realizzare anche l’Ospedale Charitas, in onore del Patrono calabrese, San Francesco di Paola, cui il parroco acrese era particolarmente legato.

"Il nostro carisma - ha detto suor Alma Franco dinanzi ai giornalisti - "ha un aspetto spirituale contemplativo ma di una contemplazione nell'azione apostolica. Siamo suore dal servizio attivo a sostegno degli ultimi, dei poveri e dei bisognosi". Descrivendo l'attualità del fondatore, la suora ha evidenziato come "nel nostro carisma è compresa ogni povertà, sia a favore dei bambini, che degli anziani e dei giovani. Attraverso l'educazione e la formazione siamo chiamati a raggiungere tutti per completare quella formazione che nelle famiglie e nel sociale tante volte non si raggiunge".

Per questo, a Rende le suore sono attive con il liceo delle scienze umane, con l’indirizzo Comunicazione, unica scuola superiore cattolica della diocesi bruzia.

L’espansione della Congregazione e del carisma delle suore ha permesso ben presto che queste aprissero case e realizzassero opere anche in alcuni dei paesi di lingua arbereshe della provincia. Per questo la Messa di beatificazione sarà concelebrata anche da monsignor Angelo Massafra, Vescovo di Scutari (Albania), presidente della Conferenza episcopale albanese e vice presidente della Conferenza dei Vescovi europea.

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