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Il Bangladesh musulmano attende Papa Francesco

Il Cardinale Patrick D'Rozario, arcivescovo di Dacca |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Patrick D'Rozario, arcivescovo di Dacca | | Daniel Ibanez CNA

La seconda tappa del 21/mo Viaggio Apostolico internazionale di Papa Francesco è il Bangladesh. Il Pontefice sarà nel piccolo stato asiatico che si affaccia sul Golfo del Bengala dal 30 novembre al 2 dicembre.

Il Bangladesh è indipendente dal Pakistan dal 1971. Quella di Francesco sarà la terza visita di un Papa dopo Paolo VI nel 1970 (ma allora il Bangladesh faceva ancora parte del Pakistan) e di Giovanni Paolo II nel 1986.

Come il Myanmar, anche il Bangladesh è uno degli stati più poveri del mondo, flagellato da carestie e disatri naturali. Politicamente instabile, la democrazia è stata ripristinata solo nel 1991. Negli ultimi tempi si è anche registrato un aumento della presenza del terrorismo di matrice fondamentalista islamica, culminato con la strage di Dacca costata la vita a 24 civili, tra i quali anche 9 cittadini italiani.

Su circa 169 milioni di abitanti, i cattolici in Bangladesh sono solo poco più di 300mila. La struttura territoriale della Chiesa cattolica locale è suddivisa in due arcidiocesi e sei diocesi. Anche il Bangladesh annovera un cardinale nel Sacro Collegio: l'Arcivescovo di Dacca Patrick D'Rozario.

La maggioranza della popolazione del Bangladesh professa la religione islamica.

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