Si chiude oggi in Egitto la Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme promossa dalla Università di  Al-Azhar. Il Papa ha voluto essere presente con una lettera che è stata letto in apertura della conferenza dal suo segretario personale egiziano padre Yoannis Lahzi Gaid, inviata al Grande Imam di Al-Azhar .

Quella del Papa è una risposa ad una lettera dello scorso dicembre nella quale il Papa veniva inviato alla conferenza. “Non mancherò di continuare a invocare Dio per la causa della pace- scrive il Papa- di una pace vera, reale. In particolare, elevo accorate preghiere affinché i responsabili delle Nazioni, le Autorità civili e religiose ovunque si impegnino a scongiurare nuove spirali di tensione e a sostenere ogni sforzo per far prevalere la concordia, la giustizia e la sicurezza per le popolazioni di quella Terra benedetta che tanto ho a cuore.

La Santa Sede, da parte sua, non cesserà di richiamare con urgenza la necessità di una ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi per una soluzione negoziata, finalizzata alla pacifica coesistenza di due Stati all’interno dei confini tra loro concordati e internazionalmente riconosciuti, nel pieno rispetto della natura peculiare di Gerusalemme, il cui significato va oltre ogni considerazione circa le questioni territoriali.

Solo uno speciale statuto, anch’esso internazionalmente garantito, potrà preservarne l’identità, la vocazione unica di luogo di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale, permettendo un futuro di riconciliazione e di speranza per l’intera regione. È questa la sola aspirazione di chi si professa autenticamente credente e non si stanca di implorare con la preghiera un avvenire di fraternità per tutti. Con questi sentimenti mi è gradito rinnovarLe il mio cordiale saluto, invocando dall’Altissimo ogni benedizione per la Sua persona e per l’alta responsabilità che ricopre”.