Le parabole del Vangelo di oggi sono al centro della riflessione offerta stamane dal Papa nel corso dell’Angelus. Francesco spiega che per ottenere il Regno di Dio occorre “ricerca e sacrificio” poiché “è offerto a tutti, ma non è messo a disposizione su un piatto d’argento, richiede un dinamismo: si tratta di cercare, camminare, darsi da fare. La ricerca è la condizione essenziale per trovare; bisogna che il cuore bruci dal desiderio di raggiungere il bene prezioso, cioè il Regno di Dio che si fa presente nella persona di Gesù. E’ la scoperta fondamentale, che può dare una svolta decisiva alla nostra vita, riempiendola di significato”.

Per ottenere il Regno di Dio - prosegue il Papa - occorrono anche “sacrificio, distacchi e rinunce. Quando abbiamo trovato il Signore, occorre non lasciare sterile questa scoperta, ma sacrificare ad essa ogni altra cosa. Non si tratta di disprezzare il resto, ma di subordinarlo a Gesù, ponendo Lui al primo posto. Il discepolo di Cristo non è uno che si è privato di qualcosa di essenziale; è uno che ha trovato molto di più: ha trovato la gioia piena che solo il Signore può donare. È la gioia evangelica dei malati guariti; dei peccatori perdonati; del ladrone a cui si apre la porta del paradiso”.

Chi incontra e si lascia salvare da Gesù - aggiunge ancora il Pontefice - è liberato “dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. È la gioia di ognuno di noi quando scopriamo la vicinanza e la presenza consolante di Gesù nella nostra vita. Una presenza che trasforma il cuore e ci apre alle necessità e all’accoglienza dei fratelli, specialmente quelli più deboli”.

Al termine della recita dell’Angelus Papa Francesco ha ricordato la ricorrenza della Giornata Mondiale contro la tratta di persone, promossa dalle Nazioni Unite. “Ogni anno - è la denuncia di Francesco - migliaia di uomini, donne e bambini sono vittime innocenti dello sfruttamento lavorativo e sessuale e del traffico di organi. Sembra che ci siamo cosi abituati da considerarlo normale e questo è criminale! Desidero richiamare l’impegno di tutti affinché questa piaga aberrante, forma di schiavitù moderna, sia adeguatamente contrastata. Preghiamo insieme la Vergine Maria perché sostenga le vittime della tratta e converta i cuori dei trafficanti”.