Prima di recitare l’Angelus, Papa Leone XIV ha ringraziato i partecipanti “a questa celebrazione giubilare, specialmente le corali e i cori venuti da ogni parte del mondo. Grazie della vostra presenza il Signore benedica il vostro servizio”.
Papa Leone XIV subito dopo aver celebrato la Messa per il Giubileo dei poveri si affaccia alla finestra dello studio, nel Palazzo Apostolico Vaticano, per recitare l’Angelus con i fedeli in Piazza San Pietro. Questa mattina le autorità competenti hanno contato 20.000 pellegrini. Prima della preghiera mariana il Papa riflette sul Vangelo odierno.
Uno sguardo spirituale
In occasione dell’Angelus domenicale Papa Leone XIV commenta l’episodio evangelico del pubblicano e del fariseo.
Prima di concludere la Messa per il Giubileo della spiritualità mariana, il Papa ha recitato in Piazza San Pietro la preghiera mariana dell’Angelus.
Al termine della messa il Papa in Piazza ha guidato la recita dell' Angelus ed ha iniziato la sua riflessione con una battuta:
Per spiegare il significato dell’odierna Festa dell’Esaltazione della Santa Croce, Papa Leone XIV, introducendo l’Angelus, ricorre al Vangelo odierno.
Al termine della Santa Messa con il Rito delle Canonizzazioni dei Beati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, ormai iscritti all’Albo dei Santi, Papa Leone XIV guida la consueta recita dell’Angelus con i fedeli a Piazza San Pietro.
" Perché Gesù dice che la porta della salvezza è stretta?"
Dopo aver celebrato la Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova, il Papa ha recitato l’Angelus davanti al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
Gesù “ci esorta a non tenere per noi i doni che Dio ci ha fatto, ma a impiegarli con generosità per il bene degli altri, specialmente di chi ha più bisogno del nostro aiuto. Si tratta non solo di condividere le cose materiali di cui disponiamo, ma di mettere in gioco le nostre capacità, il nostro tempo, il nostro affetto, la nostra presenza, la nostra empatia. Insomma, tutto ciò che fa di ciascuno di noi, nei disegni di Dio, un bene unico, senza prezzo, un capitale vivo, pulsante, che per crescere chiede di essere coltivato e investito, altrimenti si inaridisce e si svaluta. Oppure finisce perduto, in balìa di chi, come un ladro, se ne appropria per farne semplicemente un oggetto di consumo”. Lo ha detto Papa Leone XIV, introducendo stamane la preghiera dell’Angelus riferendosi al Vangelo di questa domenica.
Alla fine della celebrazione della Santa Messa a Tor Vergata, Papa Leone XIV guida la recita dell’Angelus. Si conclude così questo Giubileo dei Giovani 2025. Sono stati giorni intensi e pieni, ora l’ultima preghiera è l’Angelus a Maria. E un nuovo appuntamento, quello di Seul, in Corea per la prossima GMG.
"La liturgia oggi ci invita, nella preghiera e nella carità, a sentirci amati e ad amare come Dio ci ama: con disponibilità, discrezione, premura vicendevole, senza calcoli".
Dopo aver celebrato la Messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova, Papa Leone XIV ha raggiunto Piazza della Libertà a Castel Gandolfo per la recita dell’Angelus domenicale.
"La Chiesa e il mondo non hanno bisogno di persone che assolvono i doveri religiosi mostrando la loro fede come un’etichetta esteriore;
“Oggi è la grande festa della Chiesa di Roma, generata dalla testimonianza degli Apostoli Pietro e Paolo e fecondata dal loro sangue e da quello di molti altri martiri. Anche ai nostri giorni, in tutto il mondo, vi sono cristiani che il Vangelo rende generosi e audaci persino a prezzo della vita”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, introducendo l’Angelus.
Al termine della Messa nella Basilica Vaticana, Papa Leone XIV ha salutato i fedeli in Piazza San Pietro e da lì ha recitato l’Angelus.
"In questo lungo tempo di ricovero,
Per la quinta domenica consecutiva – da quando è ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli - il testo preparato dal Papa per la preghiera mariana dell’Angelus viene diffuso per iscritto.
Pubblicato anche per questa Domenica il testo dell'Angelus "preparato da Papa Francesco", giunto ormai al suo 16 giorno di ricovero presso il Policlinico Gemelli. Nel Vangelo di questa domenica Gesù "ci fa riflettere su due dei cinque sensi": la vista e il gusto.