“Non dimentichiamo mai: l’identità familiare è una promessa che si allarga a tutta la famiglia e a tutta l’umanità!. L’intera realtà familiare è fondata sulla promessa: si può dire che la famiglia vive della promessa d’amore e di fedeltà che l’uomo e la donna si fanno l’un l’altra e comporta l’impegno di accogliere ed educare i figli, ma si attua anche nel prendersi cura dei genitori anziani, nel proteggere e accudire i membri più deboli della famiglia, nell’aiutarsi a vicenda per realizzare le proprie qualità e accettare i propri limiti. E’ una promessa che si allarga a condividere le gioie e le sofferenze di tutti i padri, le madri, i bambini, con generosa apertura nei confronti dell’umana convivenza e del bene comune”. Lo ha detto stamane il Papa nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro dedicando ancora una volta la catechesi alla famiglia, mentre sono in corso le battute finali della XIV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Francesco ha messo in guardia i fedeli davanti alle tante promesse che puntualmente vengono disattese. “Pensiamo ai danni che producono, nella civiltà della comunicazione globale, l’inflazione di promesse non mantenute, in vari campi, e l’indulgenza per l’infedeltà alla parola data e agli impegni presi: la fedeltà è una promessa di impegno che si auto­avvera, crescendo nella libera obbedienza alla parola data. La fedeltà è una fiducia che vuole essere realmente condivisa, e una speranza che vuole essere coltivata insieme”. Ricordiamo - ha proseguito Papa Bergoglio - “quello che i nostri anziani, i nostri nonni raccontano sulla fedeltà: una stretta di mano era sufficiente per un accordo, perché c’era la fedeltà alle promesse”. Per questo “l’onore alla parola data, la fedeltà alla promessa, non si possono comprare e vendere. Non si possono costringere con la forza, ma neppure custodire senza sacrificio: la fedeltà alle promesse è un vero capolavoro di umanità: se guardiamo alla sua audace bellezza, siamo intimoriti, ma se disprezziamo la sua coraggiosa tenacia, siamo perduti. Nessun rapporto d’amore, nessuna amicizia, nessuna forma del voler bene, nessuna felicità del bene comune giunge all’altezza del nostro desiderio e della nostra speranza, se non arriva ad abitare questo miracolo dell’anima”.

La famiglia si basa sul matrimonio tra un uomo ed una donna ed il Papa ha ricordato che “l’amore è libertà, la promessa dell’amore fedele è libera, e questa è la bellezza: senza libertà non può esserci amicizia, senza libertà non c’è amore, senza libertà non c’è matrimonio”. “Una famiglia - ha aggiunto il Pontefice - che si chiude in sé stessa è come una contraddizione, una mortificazione della promessa che l’ha fatta nascere e la fa vivere. Ai nostri giorni, l’onore della fedeltà alla promessa della vita familiare appare molto indebolito. Da una parte perché un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto, viene esaltato come un principio non negoziabile della libertà. Dall’altra perché si affidano esclusivamente alla costrizione della legge i vincoli della vita di relazione e dell’impegno per il bene comune. Nessuno vuole essere amato solo per i propri beni o per obbligo. L’amore, come anche l’amicizia, devono la loro forza e la loro bellezza proprio a questo fatto: che generano un legame senza togliere la libertà: libertà e fedeltà non si oppongono l’una all’altra, anzi, si sostengono a vicenda, sia nei rapporti interpersonali, sia in quelli sociali”.

Il Papa - proseguendo la catechesi - ha poi invitato a “restituire onore sociale alla fedeltà dell’amore. È necessario sottrarre alla clandestinità il quotidiano miracolo di milioni di uomini e donne che rigenerano il suo fondamento familiare, del quale ogni società vive, senza essere in grado di garantirlo in nessun altro modo. La nostra fedeltà alla promessa è pur sempre affidata alla grazia e alla misericordia di Dio”. Concludendo Francesco ha chiesto di pregare “per i Padri del Sinodo: il Signore benedica il loro lavoro, svolto con fedeltà creativa, nella fiducia che Lui per primo, il Signore, è fedele alle sue promesse”.