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Papa Francesco nomina i nuovi responsabili vaticani della famiglia

Vescovo Kevin Farrell | Il vescovo Kevin Farrell, prefetto nominato del nuovo dicastero Famiglia, Laici e Vita | YouTube Vescovo Kevin Farrell | Il vescovo Kevin Farrell, prefetto nominato del nuovo dicastero Famiglia, Laici e Vita | YouTube

È il vescovo Kevin J. Farrell di Dallas il nuovo prefetto del Dicastero Laici, Famiglia e Vita. Ma non è la sola nomina che ridisegna il dicastero della famiglia che il Papa ha istituito lo scorso 4 giugno. L’arcivescovo Vincenzo Paglia, finora presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, è nominato Presidente della Pontificia Accademia della Vita e Cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia. E preside dell’Istituto viene nominato il teologo Pierangelo Sequeri.

Si comincia a disegnare così il nuovo dicastero per la famiglia voluto da Papa Francesco. Nell’infornata di nomine, anche un motu proprio del Papa che istituisce formalmente il dicastero. Inizia con le parole “La Chiesa, madre premurosa”, e ricorda come la Chiesa ha “avuto cura e riguardo per i laici, la famiglia e la vita”, e che il nuovo dicastero è fatto per conformare “i dicasteri della Curia romana a situazioni del nostro tempo e si adattino alle necessità della Chiesa universale”.

Il dicastero comincia il suo lavoro il 1 settembre, e cessano contestualmente le attività il Pontificio Consiglio per la Famiglia e del Pontificio Consiglio per i Laici. Del secondo, è presidente l’arcivescovo Stanislaw Rylko, che ancora non ha un nuovo incarico.

L’arcivescovo Paglia, invece, continua a lavorare nel dicastero, con l’incarico di presidente dell’Accademia per la Vita – il presidente uscente, Ignacio Carrasco de Paula, ha già superato l’età della pensione – e di Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Quest’ultimo incarico era tradizionalmente destinato al Vicario della diocesi di Roma. Ma la nomina non deve sorprendere, perché c’è un diretto legame tra il nuovo dicastero e l’Istituto, come stabilito all’articolo 10 dello Statuto pubblicato lo scorso 4 giugno. Il nuovo dicastero – si leggeva – “ha un diretto legame con il “Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia”, sia con la sede centrale che con gli istituti affiliati, per promuovere un comune indirizzo negli studi su matrimonio, famiglia e vita”.

A guidare il nuovo dicastero, il vescovo Kevin J. Farrell di Dallas. Statunitense di origine irlandese (è nato a Dublino), diventa così uno degli americani più influenti in Curia. È fratello di Brian Farrell, anche lui vescovo, Legionario di Cristo e attualmente segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Prima di guidare la diocesi di Dallas, è stato vescovo ausiliare di Washington. Nel curriculum, anche studi in Italia, all’Angelicum.

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La nuova infornata di nomine include anche il nuovo preside dell’Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Don Livio Melina era preside dell’Istituto dal 2006, e ha già terminato due mandati di quattro anni (per il secondo è stato confermato ad silentium), ma ormai era scaduto da circa un anno e mezzo. Il suo posto viene preso dal teologo Pierangelo Sequeri, classe ’44, musicista autore di brani noti come il “Symbolum ’77” e “Madre Io Vorrei”, lascerà l’incarico di preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. È consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.

Nel tardo pomeriggio la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso il testo del Chirografo per la nomina dell'arcivescovo Paglia. Il Papa scrive: " È mia intenzione che gli Istituti posti sotto la tua guida si impegnino in maniera rinnovata nell’approfondimento e nella diffusione del Magistero, confrontandosi con le sfide della cultura contemporanea. L’ambito di riflessione siano le frontiere; anche nello studio teologico non venga mai meno la prospettiva pastorale e l’attenzione alle ferite dell’umanità".

La Pontificia Accademia della Vita - scrive ancora il Papa - si occupi della "cura della dignità della persona umana nelle diverse età dell’esistenza, il rispetto reciproco fra generi e generazioni, la difesa della dignità di ogni singolo essere umano, la promozione di una qualità della vita umana che integri il valore materiale e spirituale, nella prospettiva di un’autentica 'ecologia umana', che aiuti a ritrovare l’equilibrio originario della Creazione tra la persona umana e l’intero universo".

Il Papa invita l'arcivescovo Paglia ad adoperarsi per "favorire il dialogo cordiale e fattivo con altri Istituti scientifici e Centri accademici, anche in ambito ecumenico o interreligioso, sia di ispirazione cristiana che di altre tradizioni culturali e religiose".

Infine il Papa parla del "chinarsi sulle ferite dell’uomo, per comprenderle, curarle e guarirle" come "compito di una Chiesa fiduciosa nella luce e nella forza di Cristo risorto, capace di affrontare anche i luoghi della tensione e del conflitto come un “ospedale da campo”.