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Papa: “La tratta di essere umani è una dolorosa ferita aperta”

Papa Francesco, Udienza |  | Lucia Ballester, ACI Group Papa Francesco, Udienza | | Lucia Ballester, ACI Group

“Una delle più dolorose di queste ferite aperte è la tratta di esseri umani, una moderna forma di schiavitù, che viola la dignità, dono di Dio, in tanti nostri fratelli e sorelle e costituisce un vero crimine contro l’umanità”. Sono le parole di Papa Francesco ai partecipanti alla seconda Assemblea di “RENATE” (Religious in Europe Networking Against Trafficking and Exploitation). Il Pontefice li ha ricevuti nella mattinata nella Sala Clementina.

RENATE è una rete europea di religiose impegnate a lavorare insieme contro il traffico di esseri umani e il loro sfruttamento. I membri di RENATE sono persone appartenenti a varie congregazioni, associazioni missionarie e laici che si concentrano su questo tema, tanto caro al Papa sin dall’inizio del suo pontificato.

“Mentre molto è stato fatto - continua il Papa - per conoscere la gravità e l’estensione del fenomeno, molto di più resta da compiere per innalzare il livello di consapevolezza nell’opinione pubblica e per stabilire un migliore coordinamento di sforzi da parte dei governi, delle autorità giudiziarie, di quelle legislative e degli operatori sociali”.

Francesco esprime il suo apprezzamento per l’impegno svolto “al fine di accrescere la coscienza sociale circa la dimensione di questa piaga, che colpisce specialmente le donne e i bambini”.

Suor Monica Chicwe,impegnata in RENATE ed intervenuta presso la Sala Stampa della Santa Sede in un incontro con i giornalisti , commenta: "L'impegno contro lo sfruttamento della prostituzione è un dovere di tutti. Le donne sono vittime dell'uomo e in questo senso dobbiamo risolvere il problema alla radice, cioè da chi "usa" queste donne, i "consumatori". E' la loro mentalità che rovina il tessuto sociale. Sono loro il male da combattere. Per questo ci vuole un cambiamento delle coscienze, non ci sono più i giusti valori".

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Conclude infine Francesco il suo discorso: “Ho fiducia che la vostra condivisione di esperienze, di conoscenze e di competenze contribuirà in questi giorni ad una più efficace testimonianza del Vangelo in una delle grandi “periferie” della nostra società contemporanea”.