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Un servizio di EWTN News

Papa Francesco in Macedonia, un anno dopo. “Il cristianesimo nella nostra storia”

Papa Francesco e il vescovo Stojanov durante il viaggio del Papa a Skopje, 7 maggio 2019

La croce del Millenio che sovrasta la città di Skopje è il segno che quella terra fu evangelizzata da San Paolo, che vi passò 2000 anni fa. Nel suo passaggio a Skopje il 7 maggio 2019, Papa Francesco non è arrivato fin sulla croce del Millennio, ma ha fatto riferimento ai duemila anni di storia cristiana del Paese. La stessa storia che ha ricordato il vescovo Kiro Stojanov, di Skopje, in una Messa celebrata il 7 maggio scorso per celebrare il primo anniversario della visita di Papa Francesco.

È un anniversario in tempo di coronavirus, e questo significa che non c’è stata possibilità per la Chiesa macedone di restituire la visita a Papa Francesco, né di avere una Messa pubblica. Ma la gente di Skopje ha voluto ricordare quei momenti, non solo partecipando alla Messa online, ma anche con una videoconferenza cui hanno partecipato circa 150 persone per ripercorrere passo dopo passo i sei incontri che Papa Francesco ha avuto nella sua giornata nella città.

Durante la Messa, il vescovo Stojanov ha ricordato che “chiamando il nostro Paese un ponte tra Oriente e Occidente e un luogo di incontro per molte culture, il Santo Padre ha fatto riferimento alla ricca storia e presenza del cristianesimo in questa zona risalente ai tempi apostolici”.

In più il Papa – ha proseguito il vescovo – “ha sottolineato che il grande patrimonio culturale della Macedonia, ovvero la diversità etnica e religiosa, è frutto della storia”.

L’8 maggio, si è tenuta una videconferenza sul canale YouTube della Radio Maria Locale.

Il vescovo Stojanov ha ricordato che Papa Francesco ha lasciato il messaggio di non vivere isolati, eppure quella è la condizione che ci si trova costretti a vivere durante la pandemia.

Il vescovo ha ricordato i sei incontri che il Papa ha avuto a Skopje, e ha detto che Papa Francesco ha portato “la sua fede, speranza e amore personali e del primo apostolo”.

Stojanov ha poi detto aver sperimentato “il Papa come adoratore della pace del dialogo, come sostenitore solidale di molti di noi, in particolare i tentati e gli oppressi, vicini e giovani adulti, credenti e laici, famiglie, leader spirituali e funzionari eticamente responsabili”.

Il vescovo ha detto che ora è “dovere e responsabilità” della Chiesa che è in Macedonia di “far fruttare il dono di Dio che abbiamo ricevuto durante la visita apostolica del Papa.

Alla conferenza hanno partecipato sacerdoti di tutte le parrocchie di Macedonia, delle comunità monastiche e delle famiglie.

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