La visita del presidente ucraino Volodymir Zelensky a Leone XIV a Castel Gandolfo è servita al Papa per ribadire la sua disponibilità a dare il Vaticano come luogo dove eventuale tenere un negoziato di pace, e al presidente ucraino di mostrare una volontà di cercare una terza parte, come la Santa Sede, per una risoluzione negoziata. La visita ha avuto luogo il 9 luglio, alla vigilia della Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina che si è tenuta a Roma. Sempre nell’ambito di quella conferenza, il governo italiano ha ricevuto i vescovi del Sinodo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, che sono stati riuniti a Roma dal 28 giugno al 10 luglio. Gli stessi membri del Sinodo hanno avuto, tra i loro relatori, anche il Cardinale Matteo Zuppi, che Leone XIV ha confermato nella sua missione umanitaria per il ritorno dei bambini ucraini – ma non ci sono ambiguità, perché Zuppi non è chiamato a tenere anche gli incontri diplomatici.
Il vescovo di Ratisbona Voderholzer lamenta una politicizzazione della carica a partire dagli anni ‘80
Dal 28 giugno all'1 luglio, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, è stato in viaggio in Giappone. Nel programma, la visita al padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka. Il cardinale ha anche incontrato il primo ministro e la principessa imperatrice del Giappone.
C’è anche la richiesta a Dio di dare forza per liberare l’Africa da un sistema economico che la impoverisce, nella dichiarazione finale del Simposio della Conferenza dei Superiori Maggiori di Afica e Madagascar (CONSAM) che si è tenuto a Johannesburg e Pretoria, in Sudafrica, dal 23 al 30 maggio.
Sarà una visita molto breve, quella che il Cardinale Parolin svolgerà in Giappone, per inaugurare il padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka. E, tuttavia, è una visita significativa, che va a rafforzare il legame tra la Santa Sede e la Terra del Sol Levante, mentre tra l’altro, tra l’1 e il 3 luglio, si terrà la Terza Tavola Rotonda per la pace di Tokyo, un incontro di leader religiosi globali che intende sviluppare la pace attraverso il dialogo e la diplomazia. In quell’occasione, i leader religiosi di Ucraina, Russia, Israele, Palestina e Myanmar si incontreranno a Tokyo per riflettere e condividere iniziative sul ruolo del dialogo interreligioso nel riportare pace e riconciliazione.
Stamane Papa Leone XIV ha confermato l’elezione di Padre Francesco Ielpo, O.F.M., a Custode di Terra Santa e Guardiano del Monte Sion
Ci sono tanti uomini e soprattutto donne che in Medio Oriente stanno cercando di fare la differenza difendendo i diritti umani, in nome della democrazia a cui aspirano.
Leone XIV ha scelto il suo coordinatore dei viaggi pontifici. Papa Francesco aveva deciso di affidarsi a monsignor Georges Koovakand, e lo aveva confermato nell’incarico anche quando questi era diventato cardinale e prefetto del Dicastero per il Dialogo Interreligioso. Leone XIV sceglie invece il suo organizzatore, proveniente, come di consueto, dai ranghi della Segreteria di Stato della Santa Sede: si tratta di Mons. José Nahúm Jairo Salas Castañeda, Officiale della Sezione Affari Generali della Segreteria di Stato, l’incarico di Coordinatore dei Viaggi Apostolici.
A fine giugno, una delegazione proveniente dalla Cina dovrebbe essere in Vaticano, per il regolare incontro bilaterale per discutere delle relazioni sino-vaticane e dello stato di avanzamento dell’accordo sulla nomina dei vescovi. L’incontro è parte di un round regolare di incontri, ormai due l’anno – uno in Vaticano, uno in Cina – stabilito come routine a seguito della firma dell’accordo per la nomina dei vescovi nel 2022, rinnovato già tre volte eppure rimasto confidenziale.
Nel corso della settimana, si è celebrato il Giubileo della Santa Sede, all’interno del quale è stato incluso il Giubileo dei nunzi apostolici. Gli “ambasciatori del Papa”, provenienti da tutto il mondo, hanno trascorso la settimana a Roma, e hanno anche approfittato dell’occasione per un incontro con i superiori della Segreteria di Stato. Fu Papa Francesco ad inaugurare la riunione dei nunzi apostolici ogni tre anni, e questa riunione, già programmata, si è tenuta durante il Giubileo.
È sorta sul luogo del martirio di Matthew Nayak, pastore anglicano, ucciso (bruciato vivo) durante i massacri anticristiani in Orissa nel 2008. Ora, nello Stato indiano dell’India Orientale, nasce una nuova chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, accanto alla vecchia chiesa di San Michele, che fu distrutta durante le violenze. Ed è un segno di rinascita per lo Stato indiano, perché in questi diciassette anni, nessuna chiesa era stata ricostruita.
Dal suo osservatorio di Ginevra, l’arcivescovo Ettore Balestrero, nunzio apostolico, “apparecchia” il lavoro della Santa Sede in quaranta diverse organizzazioni internazionali. Sfide come l’intelligenza artificiale, i temi del mercato del lavoro, i diritti umani – tutti temi toccati da Papa Leone XIV sin dalla scelta del suo nome – passano proprio attraverso le organizzazioni internazionali di Ginevra. C’è un detto che dice che “a Ginevra si cucina ciò che sarà mangiato alle Nazioni Unite di New York”. E questo dà il senso del valore del missione della Santa Sede.
Forse la speranza umana non basta, e allora l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio in Ucraina, guarda piuttosto alla speranza data dalla preghiera. A Roma per il Giubileo dei rappresentanti pontifici, il nunzio a Kyiv, che non ha mai lasciato il suo posto nemmeno quando tutte le altre ambasciate avevano abbandonato la capitale (unico ambasciatore insieme a quello di Polonia) tratteggia la situazione nel Paese dopo quasi quattro anni di guerra, e sottolinea l’importanza del ruolo della Chiesa in una nazione ferita.
Il vescovo Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, ha aperto la sua visita pastorale alla parrocchia di San Giuseppe ad Abu Dhabi
Non c’era l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro vaticano per i Rapporti con gli Stati, nei bilaterali che ci sono stati in Segreteria di Stato della Santa Sede prima con il presidente italiano Sergio Mattarella e poi con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Gallagher era a Cuba, per un viaggio di tre giorni che celebra i 90 anni di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la isla.
E' solo il Cremlino al momento a comunicare che tra Putin e Leone XIV ci sarebbe stata una telefonata
Cosa accomuna il volto della Sindone, quello del telo di Oviedo, e i miracoli eucaristici di tutto il mondo? Il gruppo sanguigno, che è sempre di tipo AB. Ed erano di tipo AB anche le macchie di sangue comparse durante l’elevazione sull’ostia consacrata da padre Pathickal a Vilakkamur, che andarono a formare la faccia di Gesù. Accadeva nel 2013, e quest’anno la Santa Sede lo ha riconosciuto come un miracolo eucaristico.
La vita diplomatica della Santa Sede ritorna alla normalità, e la scorsa settimana è ripresa la presentazione delle lettere credenziali presso la Santa Sede che si era interrotta durante la sede vacante. Non solo: tra quanti hanno presentato copia delle lettere credenziali, va notata la presenza del primo ambasciatore residente del Belarus presso la Santa Sede.
“Non siamo un insieme di Chiese nazionali che esistono l'una accanto all'altra.
Si è parlato a lungo della possibilità che la Santa Sede sia una sede per i dialoghi di pace tra Ucraina e Russia. Leone XIV ha dato la sua disponibilità, e il Cardinale Pietro Parolin ha spiegato che piuttosto si parlerebbe di offrire uno spazio per le trattative, in cui la Santa Sede non sia mediatore, ma piuttosto osservatore.