Papa Francesco ha accettato questa mattina la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Capua presentata da Monsignor Salvatore Visco. Il Pontefice ha nominato a sua volta Arcivescovo di Capua Monsignor Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta, unendo le due sedi in persona Episcopi.
Papa Francesco indica nell’indipendenza, l’attenzione alle pratiche internazionali e la professionalità le tre caratteristiche principali dell’Ufficio del Revisore Generale della Santa Sede, che funge anche da ufficio anti-corruzione vaticano e che il Papa ha ricevuto oggi, ricordando che questi sono parte di un organo istituito, nove anni fa, con il Motu Proprio Fidelis dispensator et prudens, con cui ho voluto varare alcune riforme economiche, in continuità con l’opera già avviata da Papa Benedetto XVI.
La sicurezza ordinaria, le difficoltà ambientali, la questione dei flussi migratori sono le tre sfide che devono affrontare i Prefetti italiani e che Papa Francesco delinea in una udienza a loro concessa, dettagliando il loro servizio e chiedendo loro di affrontarlo con “legalità e umanità insieme, per dare alle disposizioni la necessaria applicazione e al contempo accostarsi anche a chi sbaglia con il rispetto dovuto”.
Il deserto di cui parla oggi il Vangelo
"Da Piazza San Pietro penseremo a Greccio,
Dopo due anni, la strada verso la sentenza del processo vaticano sulla gestione dei fondi per la Segreteria di Stato sembra ormai vedere la luce. Nella prossima settimana, dopo aver ascoltato tutti i difensori, il Promotore di Giustizia vaticano potrà replicare l’11 dicembre, e i difensori potranno contro-replicare al promotore di Giustizia il 12. Quindi, il presidente del Tribunale Pignatone stabilirà la data per la lettura del dispositivo – per la sentenza completa si dovrà aspettare un po’ – che non dovrebbe essere oltre il 16 dicembre.
A cento anni dalla sua fondazione, il Papa riceve in Vaticano questa mattina una rappresentanza dell’Aeronautica Militare,accompagnata dal Capo di Stato Maggiore e dai cappellani.
Un passo avanti nel grandioso progetto della costruzione delle nuova caserma della Guardia Svizzera pontificia arriva dal si dell' UNESCO. Importante perché il Vaticano fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
L’atto di omaggio di Papa Francesco alla statua dell’Immacolata di piazza di Spagna è anche un appello accorato per la pace, con la citazione del popolo ucraino, del popolo palestinese e del popolo israeliano “ripiombati nella spirale della violenza”. Nella preghiera del Papa rientrano anche tante altre situazioni di guerra, la violenza, il terrorismo, la povertà. È una invocazione alla Madre che vuole abbracciare non solo la città, ma tutto il mondo. E, nella preghiera, ricorda anche le donne vittime di violenza, in un momento molto profondo, in cui il Papa sottolinea che la Madonna conosce “uno ad uno” i volti di queste donne, e pregando perché tutti facciano un cammino di riconversione superando le violenze annidate in ciascuno di noi.
Maria era una ragazza semplice, ha accolto i grandi doni di Dio nelle cose quotidiane. Ed è questo che siamo chiamati a fare anche noi, dice Papa Francesco, perché per i grandi doni di Dio si devono sempre accogliere quelli semplici.
Tra il 29 agosto e il 1° settembre 1953 dagli occhi della Vergine, raffigurata con il Cuore Immacolato nel quadro posto al capezzale di un letto matrimoniale in terra siracusana, "sgorgarono lacrime umane". Papa Francesco ricorda questo speciale evento e invia una Lettera all’Arcivescovo Metropolita di Siracusa, Monsignor Francesco Lomanto, in occasione del 70° anniversario della Lacrimazione della Madonna di Siracusa.
E' stato reso noto il Messaggio - a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin - che il Papa ha inviato a Mons. Philippe Rukamba e a Don Bernard Lorent, Co-Presidenti della Fondazione Internazionale Religioni e Società, in occasione del I Congresso Africano dell’Educazione Cattolica.
Questa mattina Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Chiesa Arcivescovile Maggiore Siro-Malabarese presentata da Sua Beatitudine Em.ma Mar George Alencherry, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi (India).
Una pastorale da oratorio. Una vera profezia per Papa Francesco che oggi ha ricevuto
Silvia Lubich decise di consacrarsi completamente a Dio mentre andava a fare la spesa, il 7 dicembre 1943. Un atto radicale. Prenderà il nome di Chiara, nella notte buia della guerra darà vita al primo focolare, rimanendo a Trento mentre la sua famiglia sfollava. Sono passati ottanta anni da allora, e il Movimento dei Focolari è una solida realtà nel mondo, guidato oggi da Margaret Karram, presidente, secondo successore di Chiara dopo due mandati di Maria Voce. A loro, Papa Francesco chiede di continuare il cammino, tutto dedicato all’unità.
Sei nuovi ambasciatori non residenti, provenienti dal Golfo, dall’Africa, dalla Scandinavia, dall’Oceania. E, quando gli ambasciatori non sono residenti, il Papa li riceve in gruppo, e non in udienza privata, e proferisce un discorso che segnala anche le linee diplomatiche della Santa Sede. Così ha fatto stamattina, incontrando per la presentazione delle credenziali gli Ambasciatori di Kuwait, Nuova Zelanda, Malawi, Guinea, Svezia e Ciad presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
Il documento di sintesi della prima sessione del Sinodo dei vescovi su “Comunione, Missione, Partecipazione” si soffermava anche sulla necessità di un maggiore coinvolgimento delle donne, con addirittura l’idea di “adattare il diritto canonico” per favorire una maggiore presenza delle donne nella Chiesa. Il paragrafo sul diaconato femminile ha il minor numero di consensi. Il primo Consiglio dei Cardinali che si riunisce dopo il Sinodo affronta, appunto, la questione delle donne come tema centrale, qualche giorno dopo l’appello del Papa, nell’udienza del 30 novembre alla Commissione Teologica Internazionale, a “smascolinizzare la Chiesa”.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dall'Arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano, Monsignor Giancarlo Maria Bregantini, per raggiunti limiti di età.
Al termine dell'udienza generale che si è svolta questa mattina nell'Aula Paolo VI, Papa Francesco ha ripreso la parola per un breve ma accorato appello. "Non dimentichiamo - ha chiesto il Papa - di pregare per chi soffre per il dramma della guerra, in particolare per Ucraina, Palestina e Israele". "La guerra - ha ribadito il Pontefice prima di impartire la benedizione - è sempre una sconfitta, tutti perdono. Ci guadagna solo chi fabbrica armi".
"Sto molto meglio, ma fatico se parlo troppo". Così Papa Francesco stamane in apertura dell'udienza generale, delegando così la lettura della catechesi ad un collaboratore.