Mentre la stampa italiana propone all'arcivescovo Gänswein domande che "fanno scalpore" il Prefetto della Casa Pontificia propone all'Università di Heiligenkreuz una conferenza su "Il pontificato di Papa Benedetto dalla prospettiva di un testimone contemporaneo".
Tutto parte dall' arcobaleno, segno biblico di pace "oggi è rivendicato come simbolo di un movimento allo stesso tempo politico e culturale" scrivono i vescovi.
Il vescovo di Osnabrück e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Tedesca Franz-Josef Bode si è sorprendentemente dimesso sabato scorso.
Durante l’Olocausto gli Ebrei hanno ricevuto aiuto da circa da circa 100 ordini religiosi in più di 500 case e da oltre 700 sacerdoti diocesani in 600 località della Polonia occupata, second o le ultime ricerche pubblicate nel volume intitolato "Wartime Rescue of Jews by the Polish Catholic Clergy", presentato all'Università Cattolica di Lublino il 23 marzo.
“Se i cristiani fossero uniti, non ci potrebbero essere proclami della guerra giusta, ma solo di giustizia della pace”. L’arcivescovo di Vilnius Gintaras Grušas, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa, lo rimarca in un incontro con il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli nella capitale lituana. Un dibattito organizzato dal gruppo per il Dialogo Interreligioso e Interculturale del Partito Popolare Europeo, che si è tenuto in concomitanza con la visita dal Patriarca di Costantinopoli a Vilnius.
Un italiano alla guida della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea. Il vescovo Mariano Crociata di Latina, 70 anni, già segretario generale della CEI, è stato eletto ieri come presidente della COMECE, organismo del quale era stato vicepresidente nell’ultimo quinquennio. Dalla sua costituzione nel 1980, è la prima volta che un italiano viene eletto alla presidenza della COMECE.
Il “partire nell’attesa della promessa compiuta e questo vivere quotidiano nell’ascesi, dolce e drammatica, dell’essere in comunità, non è forse la base dell’orizzonte monastico che la Regula Benedicti sintetizza e usa fin nei dettagli? Fu questo monachesimo, questa comunità dell’utopia fondata sulla santità possibile, che ci transitò indenni alla caduta di Roma nel balzo verso un futuro altrimenti forse di annichilamento o di baratro, ma che di fatto, proprio per la sua sapiente pedagogia, ci fece giungere fino all’oggi laddove tutto sembrava anticipare l’apocalisse”. Lo ha detto l’Arcivescovo Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, nell’omelia pronunciata ieri nell’Abbazia di Sant’Anselmo, a Roma, in occasione della Solennità di San Benedetto.
Non è ancora chiaro se ci sarà una reazione ufficiale da parte del Papa o di qualche dicastero, sta di fatto che palla vigilia delle celebrazioni dei dieci anni di pontificato la Chiesa cattolica in Germania continua a sollevare questioni spinose. La Va assemblea del " Cammino sinodale" si è tenuta dal 9 al 11 marzo 2023 a Francoforte sul Meno.
Giovanni Paolo II rimane ancora un nemico per chi diffonde l'ideologia gender, per sostenitori dell'aborto e dell'eutanasia, motivo per cui si tenta di distruggerlo, indebolire la sua autorità e deridere il suo santo nome - ha detto l'arcivescovo Marek Jędraszewski nell’omelia nella Basilica della Santissima Trinità a Cracovia, il 7 marzo.
Mi appello a tutte le persone di buona volontà affinché non venga distrutto il bene comune, e di ciò indubbiamente è parte l’eredità di Giovanni Paolo II.
Che succederà nella Chiesa cattolica in Germania? Negli ultimi giorni arrivano dal paese notizie controverse.
Una croce slovacca, con le sue tipiche due barre trasversali, è il simbolo dell’Anno della Cultura Cristiana programmato per il 2023 / 2024 e dedicato ai Santi Cirillo e Metodio, apostoli di Oriente e ispirazione per il presente.
126 milioni di euro in aiuti per l’Ucraina, doni per un valore di 53 milioni di euro, 74 milioni di euro in aiuti agli Ucraini, accoglienza spesso nelle case private, negli isitituti religiosi e nelle parrocchie,
"Mentre il diritto internazionale viene calpestato, in uno scenario di guerra terribile, tutti i credenti in Cristo e gli uomini di buona volontà sono chiamati a sforzarsi per costruire la pace""Mentre il diritto internazionale viene calpestato, in uno scenario di guerra terribile, tutti i credenti in Cristo e gli uomini di buona volontà sono chiamati a sforzarsi per costruire la pace".
Cosa vuole dire essere cristiani in tempi di guerra? È la domanda esistenziale cui stanno cercando una risposta i cristiani in Ucraina, che sono da un anno alle prese con una guerra su vasta scala a seguito dell’aggressione russa. E, secondo l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, il magistero della Chiesa non dà “risposte sufficienti” per la guerra moderna, che “è peggiore, è diversa, è molto più distruttiva” di quella normalmente conosciuta, e intorno alla quale si è costruita anche la dottrina sociale cristiana.
Le confessioni religiose di Spagna, in una iniziativa senza precedenti, hanno firmato una “Dichiarazione interreligiosa sulla dignità della vita umana e sui diritti umani”. La Dichiarazione è stata firmata il 15 febbraio dai vertici della Conferenza Episcopale Spagnola, dalla Commissione Islamica, diverse Chiese ortodosse che hanno sede in Spagna, la Chiesa Episcopale Riformata e la Federazione degli Organismi Evangelici di Spagna, mentre non ha partecipato la comunità ebraica.
A seguito di un devastante attacco incendiario a una chiesa storica in Germania e diversi incidenti precedenti a Parigi, in Francia, l'Osservatore Europeo sulla libertà religiosa ha espresso preoccupazione per i crimini ispirati dall'odio contro le chiese cristiane.
Da 512 vittime identificate e verificate a un numero potenziale di 4300 vittime. Sono le cifre a cui arriva una Commissione Indipendente stabilita per lo studio degli abusi sessuali sui minori della Chiesa in Portogallo, i cui risultati sono stati resi noti lo scorso 13 febbraio.
Dopo l’appello del Papa per il vescovo di Matagalpa Rolando Álvarez, condannato a 26 anni di carcere dal regime del Nicaragua, anche il Vescovi europei prendono posizione con una nota firmata dal Presidente del CCEE, l’Arcivescovo Gintaras Grušas.
L’impegno è quello per sviluppare ulteriormente “una Chiesa sinodale”, seguendo le indicazioni di Papa Francesco. Ma le note conclusive dei vescovi di Europa che si sono riuniti al termine dell’Assemblea Continentale del Sinodo sono molto dense, e hanno tra le righe molti più messaggi di quelli che si comprendono ad una prima lettura.