lunedì, maggio 13, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Svezia, atti vandalici in parrocchia, "come si volesse creare un eterno Venerdi Santo"

Un vero shock per il parroco della chiesa cattolica di Cristo Re a Göteborg  in Svezia  Tobias Unnerstål  che ha trovato tutto sottosopra venerdì scorso poco dopo pranzo: Qualcuno è entrato e ha buttato per terra tutto quello che era sull’altare, anche la, sedia su cui di solito siede il sacerdote è stata ribaltata e sono stati gettati per terra i libri dei canti.

Unnerstål pensa ad una un'esplosione di rabbia “una rabbia nei nostri confronti soprattutto perché tutto quello che era sull'altare è stato buttato giù”.

La polizia è stata chiamata in chiesa ed è stata fatta una denuncia di vandalismo. Ma la chiesa non ha ricevuto minacce o lettere secondo quanto riferisce la polizia svedese. Qualcuno ricorda alcune persone entrare in chiesa ma non si può essere ancora certi degli autori del fatto.

 All'interno della chiesa è stata vandalizzata anche una cappella, luogo di commemorazione di coloro che sono morti durante l’anno.

E’ un atto completamente irrispettoso, dice Tobias Unnerstål, sconvolto: “Mi chiedo se il colpevole sappia molto del simbolismo cristiano. Perché quello che è stato fatto è molto specifico”. Il vandalismo è spesso associato a bande giovanili e il parroco non esclude che anche in questo caso possa essere stato così, “ma penso che i giovani lo farebbero in modo diverso”, dice. Ciò che gli fa credere che l'autore del reato sia esperto nel simbolismo cristiano è che la distruzione sembra intenzionale.

Il pulpito usato dal sacerdote è stato gettato fuori dal presbiterio e l'altare completamente spogliato “È come se volessi creare un eterno Venerdì Santo, la cosa peggiore che si possa immaginare per un credente”.

La vita della parrocchia prosegue e le attività continuano come pianificato spiega il parroco e non si pensa a chiudere a chiave il cancello della chiesa nei giorni feriali. Tuttavia, Tobias Unnerstål ha esortato i parrocchiani a venire in chiesa durante le settimane a pregare. Il rischio di nuovi

attacchi diminuisce quando ci sono persone in chiesa. “Ho ricevuto molte telefonate, e-mail e sms dopo questo. - ha detto il parroco- Ciò che mi ha reso particolarmente felice è stato che così tanti si prendono cura anche dell'autore e dicono che pregano anche per quella persona. Non ho visto nessun voglia di vendetta”.

Il cardinale Anders Arborelius ha accolto la notizia “con dolore e sgomento”, si legge sul sito della Chiesa cattolica in Svezia, e prega “per la comunità in questo momento difficile”.

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