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Anniversario di Madre Angelica, il Cardinale Pell: “Siamo grati per il lavoro di EWTN”

Il Cardinale Pell celebra la Messa in ricordo di Madre Angelica, chiesa di Santo Spirito in Sassia, Roma, 27 marzo 2022

Madre Angelica non era un carattere facile, aveva un approccio molto diretto con le persone. Ma comunicava il Vangelo, e questo la ha portata a fondare nel 1981 EWTN, network televisivo che si è espanso nel corso degli anni fino a includere anche radio, una casa editrice, una rivista e un gruppo di agenzie, tra cui ACI Stampa.

Il ritratto di madre Angelica è del Cardinale George Pell, che ha celebrato a Roma in occasione del sesto anniversario della nascita al cielo di Madre Angelica. Una messa organizzata dall’ufficio vaticano di EWTTN presso la Chiesa di Santo Spirito in Sassia.

Era una domenica di Pasqua quando Madre Angelica morì, è oggi la domenica in laetare, che ci ricorda – dice il Cardinale Pell – “che siamo a metà del cammino per la Pasqua”.

Il Vangelo del giorno è quello del figliol prodigo, e il Cardinale cerca di tratteggiare dei paralleli – più delle differenze, in realtà - tra Madre Angelica e il protagonista del Vangelo di oggi.

A partire dalla confusione del figliol prodigo, quella che gli fa lasciare la casa, quella che porta a non soccorrere l’altro come ha fatto il Samaritano. E così – nota Pell – proprio l’approccio “diretto” di madre Angelica, addirittura aggressivo, era quello che rischiava di creare la confusione.

A differenza di Madre Angelica, il figliol prodigo veniva da una ottima famiglia, e la parabola – nota il Cardinale Pell – “si sarebbe potuta chiamare il buon padre, titolo che sarebbe stato meno interessante”. Ma Madre Angelica era stata cresciuta dalla Madre, e questo aveva influito anche con la sua vita. Ma guardando a quello che è raggiunto, la vita di Madre Angelica è “un incoraggiamento per quanti sono nati in difficili circostanze familiari”.

Quindi, il figliol prodigo si converte, capisce i suoi errori. “Non sono sicuro – dice il Cardinale Pell - che madre Angelica abbia mai avuto una radicale conversione perché entrò nel convento da giovane”.

E ancora, il figliol prodigo non ha fatto niente finché non torna dal padre, mentre Madre Angelica “ha smosso le montagne. Era una donna forte, con una natura aggressiva che controllava bene e usare per avere risultati. Madre Angelica era una donna di profonda lotta e preghiera”.

Conclude il Cardinale Pell: “Oggi, dunque, siamo gioiosi per Cristo, Ma siamo anche grati per tutto il buon lavoro che EWTN ha fatto sin dal 1981”.

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