Roma, 22 February, 2025 / 2:00 PM
Margherita da Cortona, Santa Margherita: un profilo principesco, un fascino senza tempo, un “ploth” che prende il lettore e lo trasporta in pagine di storia che hanno tutto il carisma di fiaba, di racconto. Per iniziare questo racconto dobbiamo “trasferirci” a Laviano, località a una decina di chilometri a est del Lago Trasimeno. E qui che nasce, nel 1247, Margherita, in una famiglia contadina. Orfana di mamma, viene allevata da una matrigna gelosa: il rapporto tra le due è difficile, impossibile. A soli 18 anni, decide di scappare con un giovane di Montepulciano: lei, affascinante, diviene la sua amante, ma mai la sua sposa. Dalla loro unione nascerà un figlio. Il compagno morirà assassinato nove anni dopo.
Viene così allontana dai parenti del compagno. Si trasferisce, allora, a Cortona dove lavora come infermiera per le partorienti. Qui educa il figlio che si farà poi francescano, e si dedica agli ammalati poveri. Raccoglie alcune donne volontarie che si chiameranno “Poverelle”, promuovendo l’assistenza gratuita a domicilio. Fonda, poi, un’ospedale detto “della Misericordia”. In espiazione del suo passato, Margherita si taglia i capelli e si copre il capo con un velo. Porterà addirittura il cilicio. Si asterrà per sempre dalla carne, dalle uova e dal formaggio.
Tre anni dovranno passare prima di poter entrare - come era suo desiderio - nel Terz’Ordine francescano perché “era troppo bella e giovane”: frati avevano dei dubbi sulla sua perseveranza. Nel 1277 (secondo altre fonti nel 1275) crebbe sempre più in lei il desiderio di solitudine. Nella “Leggenda” si leggono queste parole attribuite alla Santa: “Non voglio più trattenere per me nessuna cosa necessaria per mangiare e per vestire. Voglio morire di fame per saziare i poveri; voglio svestirmi per rivestire loro; voglio dare una tunica nuova a loro e io mi accontenterò dei loro stracci e resterò povera di ogni cosa, perchè essi ne abbiano in abbondanza". A Cortona spesso la gente va da lei, nella cella presso la Rocca dove risiede dal 1288. Nel 1289 Margherita è tra coloro che danno vita alla Confraternita delle Laudi. Muore a Cortona nel 1297.
La venerazione per lei cominciò subito dopo la morte, grazie soprattutto ai numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione. Papa Leone X ne autorizzò il culto a Cortona nel 1515, mentre fu Papa Urbano VIII ad esntenderlo - nel 1623 - a tutto l’Ordine francescano. Papa Clemente XI, nel 1715, inserì il nome di Margherita nel Martirologio romano. Ma la canonizzazione avvenne solo il 16 maggio 1728 ad opera di Benedetto XIII.
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