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Chiese di Roma, le curiosità da scoprire per il Giubileo 2025. Sant’Ivo alla Sapienza del Borromini

Il Giubileo 2025 accoglie davvero tanti, tantissimi pellegrini e fedeli da tutto il mondo. Roma li ospita e con le sue innumerevoli chiese, parrocchie e basiliche affascina e coinvolge tutti coloro che dimorano nella Capitale. Questa piccola rubrica cerca di dare ai turisti e ai fedeli alcuni spunti per la visita e raccontare altrettante curiosità. Continuiamo il nostro tour con Sant’Ivo alla Sapienza.

Sant’Ivo è famosa ed è in tutte le guide di Roma in quanto l’autore del complesso ( anche piuttosto articolaro) è il Borromini. Nel 1632 infatti Francesco Borromini divenne architetto della Sapienza ( la prima università di Roma) e cominciò a occuparsi della chiesa che doveva sorgere all'interno del complesso universitario. L’edificio venne inaugurato da papa Alessandro VII Chigi nel 1660. Dunque tantissimi anni di lavoro e studi. Sant’Ivo è il patrono degli avvocati.

Un altro nome importante per la storia di questo complesso è il sacerdote Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, che nel 1926 si adoperò con successo per la sua riapertura al culto. Attualmente la chiesa ospita il Centro culturale dedicato proprio a Paolo VI ed è aperta alla visita ogni domenica due ore prima della messa delle ore 11:00.

Il Centro Culturale Paolo VI di Sant’Ivo alla Sapienza si caratterizza “per la proposta di un’esperienza aggregativa per giovani e adulti, universitari e professionisti, che intendono approfondire il dialogo tra fede e cultura”. Si legge infatti sul sito principale: “All’interno delle iniziative pastorali della Rettoria di Sant'Ivo alla Sapienza, e in stretto collegamento con le attività del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, il Centro – che ha come sede la Rettoria della Chiesa borrominiana che fu Cappella dell’Università di Roma La Sapienza – si fa promotore di incontri culturali, celebrazioni e momenti di preghiera, ritiri, organizzazione di visite artistiche e storiche nella città di Roma, pellegrinaggi e viaggi culturali, disponibilità per accompagnamento spirituale, occasioni di incontro e di condivisione”.

Quello di Sant’Ivo è considerato un capolavoro del Borromini. La principale difficoltà per il Borromini fu quella di dover tirare su una chiesa potendo usufruire come spazio del solo lato breve del cortile. Per questo la decisione di sviluppare la chiesa e la cupola in particolare “in altezza” e per questo è considerato un capolavoro assoluto. La pianta scelta fu quella “mistilinea” che finisce in una stella a sei punte sviluppandosi solo in altezza.

Sant’Ivo si trova nel Rione Sant’Eustachio di Roma, a pochi passi da Piazza Navona.

 

 

 

 

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