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Roma, curiosità da scoprire per il Giubileo 2025. Il pellegrinaggio notturno al Divino Amore

Il Giubileo 2025 accoglie davvero tanti, tantissimi pellegrini e fedeli da tutto il mondo. Roma li ospita e con le sue innumerevoli chiese, parrocchie e basiliche affascina e coinvolge tutti coloro che dimorano nella Capitale. Questa piccola rubrica cerca di dare ai turisti e ai fedeli alcuni spunti per la visita e raccontare altrettante curiosità. Continuiamo il nostro tour con il Santuario del Divino Amore, un pellegrinaggio notturno a piedi porta i fedeli al santuario dedicato alla Madonna appena fuori il centro di Roma.

I pellegrinaggi notturni al Santuario del Divino Amore sono aperti a tutti, singoli e gruppi, e si svolgono il sabato sera, dal primo sabato dopo Pasqua fino all’ultimo sabato di ottobre. Non occorre alcuna prenotazione, basta presentarsi nel luogo stabilito un quarto d’ora prima della partenza (23.45 circa).

Si parte alle ore 24 da Piazza di Porta Capena (Circo Massimo) e si arriva al Santuario a piedi percorrendo via Appia Antica e via Ardeatina. Si termina il pellegrinaggio con la S. Messa festiva delle ore 5.00.

A dare tutte le informazioni è il sito ufficiale di questo pellegrinaggio. Il percorso complessivo è di circa 15 km. È prevista una sosta di 30 minuti a metà strada, con la possibilità di utilizzare i servizi che il Comune di Roma ha realizzato e mette a disposizione dei pellegrini. Si consiglia di munirsi di: abbigliamento sportivo adeguato alla stagione e scarpe comode; è consigliabile portare con sé acqua da bere e spuntini energetici (oppure anche caffè o bevande calde).

L’animazione e l’organizzazione della preghiera lungo il cammino è a cura del gruppo dei volontari del Santuario. Lungo il cammino è prevista inoltre la possibilità di confessarsi con un sacerdote.

Ogni anno si tengono inoltre due pellegrinaggi notturni straordinari in occasione delle più importanti feste della Beata Vergine Maria:  il 7 dicembre (vigilia dell’Immacolata),  il 14 agosto (vigilia dell’Assunta).

Sempre il sito racconta la storia molto singolare del Santuario del Divino Amore a Castel di LevaNon è legata ad una apparizione della Madonna, ma ad una antica immagine della Vergine in trono con in braccio Gesù Bambino, sovrastati entrambi dalla colomba simbolo dello Spirito Santo (di qui il titolo di Madonna del Divino Amore). Il dipinto era posto su una delle torri di cinta di un antico castello, il castello dei Leoni (da cui la degenerazione in Castel di Leva), che nel 1740, anno del primo miracolo, appariva già diroccato, forse distrutto da un terremoto.

In quell’epoca, infatti, un po’ tutta la campagna romana, ma in particolare quel tratto, era arida e abbandonata. Solo d’inverno vi si spingeva qualche pastore per far pascolare il gregge di pecore. In tanta desolazione, l’unico segno di vita e di conforto era appunto il dipinto della Madonna, ai piedi della quale la sera i pastori si riunivano per recitare il rosario.

Nel 1740, in un pomeriggio di primavera, accadde un miracolo. Un viandante viene salvato da un gruppo di cani rabbiosi invocando quella Madonnina. E l’immagine della Madonna dipinta su quella torre diroccata divenne presto la meta di pellegrini, “sempre più devoti e numerosi, che ricevevano numerose grazie”.

 

 

 

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