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Papa Leone XIV: "Non cedete alla tentazione di pensare che il male possa averla vinta"

La Messa di stamane

Papa Leone XIV questa mattina, alle 9.00, ha celebrato la Santa Messa presso la cappella della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo. Lo aveva reso noto una comunicazione della Sala Stampa Vaticana. Il pontefice si trova nella località laziale per un periodo di riposo. Domenica scorsa,  la messa parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo e dopo, a mezzogiorno,  l'Angelus a Piazza della Libertà, davanti il palazzo pontificio.  Una piazza gremita e festante aveva salutato il pontefice. E proprio all'Angelus, durante i saluti, il suo pensiero era andato all'Arma dei Carabinieri: tra la folla, infatti, erano presenti 100 carabinieri del 144° Corso Formativo per Carabinieri Effettivi del 2° Reggimento di Velletri. Così aveva salutato i Carabinieri del corso formativo presenti: "Fratelli e sorelle, accogliamo nel nostro cuore l'amore di Dio e diventiamo portatori di pace e speranza. Servire la vita è il nostro vero cammino verso la salvezza. Un saluto speciale va ai 100 Carabinieri qui presenti, agli Ufficiali e Sottoufficiali, insieme al Comandante, che con il loro impegno custodiscono la nostra sicurezza e il bene comune." 

 

Stamane, è stata la volta dei carabinieri di Castel Gandolfo. Papa Leone, nella sua omelia, parte dal Vangelo di oggi in cui è possibile trovare “l'autentico significato cristiano” delle parole “fratello” e “sorella”: “nomi di relazione, che ripetiamo spesso nella liturgia come saluto, come segni di prossimità e di affetto”, così ha esordito papa Leone XIV. 

 

"Gesù, il Figlio unigenito di Dio, ne spiega il senso in relazione a sé e al Padre suo, rivelando un legame più forte del sangue perché ci coinvolge tutti, accomunando ogni uomo e ogni donna. Tutti, infatti, siamo davvero fratelli e sorelle di Gesù quando facciamo la volontà di Dio, cioè quando viviamo amandoci gli uni gli altri, come Dio ha amato noi" ha continuato.

 

Poi, le parole del pontefice si concentrano sulla Vergine Maria: “L'amore di Dio è tanto grande che Gesù non tiene per sé neanche sua madre, consegnando Maria come madre nostra, nell'ora della croce”. E continua: “Maria diventa madre di Gesù perché ascolta la parola di Dio con amore, la accoglie nel proprio cuore e la vive con fedeltà”. Cita poi sant'Agostino: “vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo”, così scrive il vescovo d'Ippona.  Poi, il pensiero all'Arma dei Carabinieri e al prossimo anniverario (il LXXV) della proclamazione della Vergine fedele, la Virgo fidelis, a Patrona dell'Arma dei Carabinieri: “Proprio da Castel Gandolfo, nel 1949 il mio venerato predecessore Papa Pio XII accolse questa bella proposta del Comando generale dell'Arma” sottolinea papa Leone XIV che esprime parole di gratitudine “per il nobile e impegnativo servizio che l'Arma rende all'Italia e ai suoi cittadini, oltre che a favore della Santa Sede e dei fedeli che visitano Roma: penso specialmente ai molti pellegrini di quest'anno giubilare”.

Infine, esorta a non cedere "alla tentazione di pensare che il male possa averla vinta. Specialmente in questo tempo di guerre e di violenza, restate fedeli al vostro giuramento: come servitori dello Stato, rispondete al crimine con la forza della legge e dell'onestà. È così che l'Arma dei Carabinieri, la Benemerita, meriterà sempre la stima del popolo italiano". In ultimo, il ricordo al venerabile Salvo D'Acquisto, “medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione”.

E poi, una sorpresa per le clarisse del  Monastero delle Clarisse ad Albano, dedicato all'Immacolata Concezione: papa Leone XIV si è recato da loro dopo la celebrazione della Santa Messa. Così rende noto una comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede. "Accolto all'ingresso del Monastero, il Papa ha raggiunto la cappella, dove si è fermato in preghiera con le monache", si legge nella nota che continua:"Successivamente, nella sala capitolare, Papa Leone si è trattato in colloquio con le sorelle, salutando ciascuna e rivolgendo loro alcune parole: “È bello che la Chiesa conosce la vostra vita”,perché è una testimonianza preziosa". Infine, prima di recitare assieme alle religiose il Padre Nostro per poi congedarsi, ha regalato loro "un calice e una patena per la Santa Messa e ricevuto in dono un'icona del Volto di Gesù".

Articolo aggiornato alle 11.37 del 15 luglio 2025

 

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