Roma , 26 July, 2025 / 10:00 AM
Già da domani Roma sarà “invasa” da giovani di tutto il mondo che vivranno, da lunedì a domenica 3 agosto, il loro Giubileo, il più grande evento di questo anno giubilare.
A sostenerli una vera e propria macchina organizzativa che vedrà coinvolte 370 parrocchie, 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici tra Case della Protezione Civile, palazzetti e palestre comunali oltre a alcune famiglie che si sono rese disponibili per ospitare i giovani pellegrini.
I giovani giungeranno da 146 Paesi del mondo. Dall’Italia arriveranno a Roma da tutte le diocesi con numeri diversi.
Da Milano saranno almeno 4.200 i giovani organizzati in numerosi gruppi parrocchiali e decanali che vivranno un pellegrinaggio di una settimana. “In un contesto attuale fatto di violenza, guerre e paura per il futuro i giovani ambrosiani partecipano al Giubileo con il desiderio di riscoprire in Cristo un’ancora di speranza, punto di riferimento per costruire la propria vita come una vocazione, risposta libera e grata all’amore di Dio”, spiega don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i giovani e l’università della diocesi ambrosiana.
Al termine della settimana giubilare, dal 3 al 7 agosto, oltre 700 giovani della diocesi lombarda parteciperanno poi ad un gemellaggio con i coetanei della diocesi di Gaeta.
Circa 200 saranno i giovani della diocesi di Cagliari pronti a intraprendere un'esperienza di fede e di condivisione. Il pellegrinaggio inizierà domenica 27 luglio dal porto di Cagliari, con partenza notturna verso Napoli. Dopo lo sbarco e il trasferimento a Roma, i partecipanti saranno ospitati dalle parrocchie della Capitale e vivranno giornate intense, tra momenti di spiritualità, formazione, cultura e incontro. “Questa occasione – spiega il direttore della Pastorale giovanile cagliaritana don Mariano Matezu - non solo rafforzerà i legami tra i giovani provenienti da diverse diocesi, ma rappresenterà anche un'opportunità per vivere un rinnovato senso di spiritualità e comunione. Sarà un’occasione per sentire riecheggiare la voce di Papa Francesco, che nella sua Bolla del Giubileo ha rivolto un invito speciale ai giovani: “siate protagonisti della vostra vita, non lasciate che sia qualcun altro a decidere per voi”. Siamo certi che, tornati a casa, porteranno con sé non solo ricordi indelebili, ma anche una rinnovata spinta a vivere la loro fede con passione e impegno nella nostra comunità diocesana”.
Circa 30 i giovani provenienti dalla diocesi siciliana di Patti che si si sono ritrovati, nei giorni scorsi, a Sant’ Agata Militello, nella parrocchia “Sacro Cuore” dove sono state illustrate le “note tecniche” ed organizzative ed è stato consegnato il kit degli italiani. I giovani saranno accompagnati da don Salvatore Chiacchiera, direttore del Servizio di Pastorale giovanile diocesano, e da don Giuseppe Di Martino, che per venti anni ha guidato il medesimo Servizio.
Nella diocesi di Velletri-Segni 1600 giovani si ritroveranno mercoledì 30 luglio al campo sportivo “Giovanni Scavo” di Velletri per il loro “Giubileo giovani 2025 – La speranza illumina il nostro cammino”, evento promosso dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile, con il patrocinio del comune di Velletri. Molti dei giovani partecipanti cammineranno poi verso Roma.
250 i giovani provenienti dalla diocesi di Como che saranno a Roma con l’invito da parte del vescovo, il card. Oscar Cantoni: “partite con delle alte attese, trasmettete vita e speranza in un mondo inquieto”. “Non accontentatevi di una semplice avventura entusiasmante, ma finalizzata a fare festa solo tra di voi”, ha detto il porporato: “il Giubileo richiede qualcosa di più: un percorso di fede e di Chiesa viva. L’appuntamento con molti giovani di tutto il mondo, che per la prima volta incontrano il nuovo Papa Leone, deve suscitare in voi la convinzione di essere chiamati a trasmettere vita e speranza in un mondo tanto inquieto”. Il programma proposto dalla Pastorale giovanile diocesana prevede alcune tappe di avvicinamento verso il Giubileo, con soste a Ravenna, Gubbio e Assisi. Sarà in Umbria che i giovani incontreranno il card. Cantoni e ascolteranno alcune catechesi prima di partire per Roma. E l’Umbria accoglierà moltissimi giovani da tutto il mondo che faranno tappa in vari luoghi prima di raggiungere la Capitale.
Saranno 320 i ragazzi della diocesi di Firenze, insieme ad una quindicina di sacerdoti e religiosi come accompagnatori, che parteciperanno al Giubileo dei Giovani. Una trentina di ragazzi della parrocchia di San Piero a Sieve e alcuni di quella di Scarperia sono già partiti pochi giorni fa zaino in spalla per raggiungere a piedi Roma lungo la Via Francigena e riunirsi poi con gli altri. L’arcivescovo, Gherardo Gambelli parteciperà con i ragazzi della diocesi a questa settimana scandita da diversi appuntamenti.
Cento i ragazzi in cammino per Roma della diocesi di Rimini con il vescovo Nicolò Anselmi. I giovani saranno accompagnati, oltre al vescovo, da 3 sacerdoti e 4 consacrate che parteciperanno all’evento attraverso diverse modalità. La prima, partita ieri prevede un cammino a piedi lungo quattro giorni da Orte a Roma, a cui si aggiunge la settimana del Giubileo. È prevista, inoltre, la possibilità di unirsi direttamente alla settimana del Giubileo a Roma e, infine, si potrà prendere parte anche solo al weekend finale, dall’1 al 3 agosto, partecipando alla Veglia e alla Messa conclusiva con Papa Leone XIV. “Siamo tutti pronti per partire per una bella avventura che ci fa uscire da Rimini e ci fa incontrare altre persone, è una cosa bellissima”, spiega Anselmi: “ci incontreremo poi a Roma dove troveremo altre centinaia di migliaia di ragazzi e staremo bene insieme. Credo che questo sia anche il grande desiderio di Gesù e di Dio Padre, quello di costruire una grande umanità in cui non ci sono differenze, si sta bene insieme, si superano divisioni e guerre. Buon cammino. Il Signore certamente camminerà con noi, si renderà presente”.
Nel contesto del cammino verso il Giubileo dei Giovani a Verona, presso la Casa madre dei Missionari Comboniani, dal 24 luglio al 26 agosto, è allestita la mostra “Passione Amazzonia”, a cura della Famiglia Comboniana, dell’associazione Terra e Missione, della Famiglia Ramin e del Movimento Laudato Sì. L’esposizione raccoglie 12 disegni realizzati da padre Ezechiele Ramin, missionario comboniano e oggi Servo di Dio, assassinato a Cacoal, in Amazzonia, esattamente 40 anni fa, il 24 luglio 1985.
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