Città del Vaticano , 15 August, 2025 / 8:05 AM
Papa Leone XIV ha inviato un messaggio in spagnolo ai partecipanti alla Settimana Sociale 2025, ospitata a Lima, in Perù, dal 14 al 16 agosto.
“È evidente, a chiunque ripercorra la storia del Perù, che quelle terre sono state accompagnate da un disegno particolare della Provvidenza, soprattutto per quanto riguarda la nostra fede cattolica, che è sempre stata professata in armonia con l'attenzione e il servizio ai più bisognosi. Solo così si può comprendere la “densità di santità” che caratterizza quella nazione, così vicina al mio ministero e alla mia preghiera”, dice subito il Papa nel Messaggio.
Il Papa ricorda Santa Rosa da Lima, San Martín de Porres e San Juan Macías, ma non solo, anche il ministero episcopale di San Toribio de Mogrovejo, spagnolo di nascita, ma peruviano “per la sua attività missionaria e il suo vastissimo lavoro pastorale”.
“Nel corso del suo episcopato fondò un centinaio di parrocchie, convocò un Concilio Panamericano, due consigli provinciali e dodici sinodi diocesani; il tutto mentre dedicava ogni giorno il meglio delle sue forze a favore degli abbandonati e di coloro che abitavano quelle regioni geografiche o culturali che il mio predecessore, Papa Francesco, chiamava le periferie”, ricorda Papa Leone.
“Contempliamo ora il nostro tempo, attraversato da molteplici sfide in campo economico, politico e culturale. Il dolore per l'ingiustizia e l'esclusione che affliggono tanti nostri fratelli spinge tutti noi battezzati a dare una risposta che, come Chiesa, deve corrispondere ai segni dei tempi dal profondo del Vangelo. Per questo è urgente la testimonianza dei santi di oggi, cioè di persone che rimangono unite al Signore, come i tralci alla vite. I santi non sono ornamenti di un passato barocco; essi nascono da una chiamata di Dio a costruire un futuro migliore”, sottolinea il Pontefice.
“Comprendiamo, allo stesso tempo, che ogni azione sociale della Chiesa deve avere come centro e meta l'annuncio del Vangelo di Cristo, in modo tale che, senza trascurare l'immediato, conserviamo sempre la consapevolezza della direzione propria e ultima del nostro servizio. Perché se non diamo Cristo integro, daremo sempre estremamente poco”, dice il Papa.
“Cari fratelli e sorelle: non sono due amori, ma uno solo e unico, quello che ci spinge a donare sia il pane materiale che il Pane della Parola che, a sua volta, con il suo stesso dinamismo, dovrà risvegliare la fame del Pane del cielo, quello che solo la Chiesa può dare, per mandato e volontà di Cristo, e che nessuna istituzione umana, per quanto ben intenzionata, può sostituire”, conclude Papa Leone XIV.
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