Città del Vaticano , 18 August, 2025 / 4:00 PM
Ieri il pranzo che il Papa ha condiviso con un centinaio di poveri e disagiati si è svolto nei locali del Borgo Laudato si. Cioè nei locali della antica Fattoria rivisti e ripensati per volere di Papa Francesco.
Ma quello che cambiò davvero la storia delle Ville Pontificie fu la decisione di Papa Pio XI di spostare a Castelgandolfo la produzione alimentare interna dal Vaticano.
Come ci racconta Ilaria Marsili nel suo libro dedicato a Castelgandolfo e i Papi, per secoli "ampie aree all'interno delle mura vaticane furono destinate alla produzione di generi alimentari per il pontefice e la sua corte. Vi erano stalle per le mucche che fornivano il latte, l'allevamento di polli e conigli in prossimità della torre del gallinario, l'agrumeto e il frutteto, mentre gli orti erano situati dietro l'abside della basilica e le vigne a ridosso delle mura".
Le note del cuoco di Papa Leone XII dimostrano "che per la cucina personale del pontefice, per la tavola dei tredici poveri e per i pranzi offerti ai cardinali raramente occorreva acquistare "erbaggi presi per credenza e cucina per non averli avuti dalli Giardini Pontifici…così come vino e frutta".
Il Papa non aveva bisogno d'altro. E del resto nei giardini si allevavano fagiani e struzzi e mucche, oltre che catturare cacciagione.
Ogni mattina il 'porta erba', portava la verdura al Papa e via via ai vari monsignori. Il mestiere era di famiglia l'ultimo, Ferdinando Peri, apparteneva alla stessa famiglia che deteneva la carica sin dai tempi di Pio VI.
Quando Pio XI spostò la fattoria nella villa Barberini l' ultimo 'porta erba' fu soppiantato dall'autocarro che ogni mattina giungeva da Castel Gandolfo con la scorta di prodotti freschi.
Pio XI dal 1929 decise per una fattoria modello a Castelgandolfo per continuare la tradizionale produzione autarchica e sottolineare l'interesse della Chiesa per il mondo rurale. Furono comprati alcuni terreni agricoli per circa 20 ettari, e la fattoria, seppure piccola nelle dimensioni, era dotata di attrezzature all'avanguardia, come le prime mungitrici meccaniche e le prime incubatrici per i pulcini. La stalla era concepita modernamente negli anni Trenta con le pareti rivestite di maioliche azzurre lucenti per riflettere la luce e scacciare le mosche, gli scolini per garantire igiene e pulizia e la sala parto".
L'architettura degli impianti rustici della fattoria, come le stalle e l'oleificio, si ispiravano allo stile tradizionale del casale romano: gli edifici color rosso mattone caratteristico delle aziende agricole laziali, e i pollai decorati fantasiosamente con maioliche dipinte a mano.
Durante la guerra per non far mancare mai il latte al Santo Padre il direttore delle Ville inviò in Vaticano un vaccaro con sette mucche da latte e fu approntata una stalla nel viale dei Quattro Cancelli nei Giardini Vaticani. "Le vacche- racconta Marsili- furono trasferite a notte fonda su un camion che, una volta giunto al cancello, ebbe problemi ad essere ammesso dalle guardie svizzere che temevano un agguato. Solo i muggiti convinsero gli svizzeri a far entrare il camion dentro le mura. Le mucche restarono in Vaticano dal gennaio del 1944 sino alla liberazione di Roma".
Oggi la Fattoria è stata sostituita dal Borgo Laudato si, di cui in effetti si sa molto poco. I prodotti non ci sono più con grande dispiacere della cittadina laziale dove i prodotti venivano venduti, come anche all' Annona in Vaticano. Ma si sa i tempi cambiano.
Fino a qualche anno fa si producevano 1000 litri, 100 chili di formaggi come mozzarella, ricotta, stracchino, caciocavallo e formaggi stagionati in grotta. Lo yogurt viene invece prodotto ogni quindici giorni. Le mucche al pascolo erano circa 80, le galline allevate a terra e all'aperto per la produzione di uova erano circa 800. C'erano anche 35 arnie e altrettante famiglie di api, e il miele della qualità millefiori viene prodotto direttamente nel laboratorio interno alla Villa. L'uliveto è composto da circa 1500 alberi della qualità laziale. Questi producono tra i 10 e i 15 quintali di olio all'anno. Nell'orto sono stati piantati i semi degli ortaggi portati in dono da Michelle Obama a Papa Francesco, tra i quali il sedano e le zucchine gialle.
I prodotti a marchio 'Fattoria Ville Pontificie' per ora non esistono più. In passato veniva rifornito l'Ospedale del Bambino Gesù, che oggi è invece servito da un catering.
Nel periodo natalizio si realizzava una produzione straordinaria di stelle di Natale e con la loro vendita si coprono le spese per il riscaldamento delle serre.
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