Torino, 29 August, 2025 / 5:55 PM
"Chi ha conosciuto il vescovo Cesare sa che c'è molto di lui in queste semplici parole evangeliche. L'arcivescovo Cesare non tollerava i vuoti. La sua agenda non poteva prevedere delle pagine bianche. Riempiva i giorni, riempiva le ore, riempiva i minuti. Era sempre in movimento, sentiva l'urgenza dell'azione pastorale, sentiva l'impellenza del servizio del prete e del pastore. Ma dietro questa urgenza, dietro questa impellenza c'era l'attesa dell'ulteriorità e dell'altrove del Volto lucente di Cristo. Anche se forse non sempre appariva in modo netto, immediato, perché - lo sappiamo tutti, chi lo ha conosciuto lo sa - il suo carattere era schivo, riservato". Questo ha detto nella omelia delle esequie del' arcivescovo emerito di Torino Cesare Nosiglia, il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa.
Tra le riflessioni anche una dedicata all'incontro con i fragili: "Mi colpiva la spontaneità che monsignor Nosiglia aveva quando incontrava delle persone fragili. Una spontaneità, francamente, che forse non gli era così immediata in altre circostanze. Mi sono chiesto tante volte perché era così. Forse perché i più fragili, i più poveri sono senza difese. E quando tu li incontri sul serio, scopri che anche tu sei fragile e senza difese, non devi mascherarti, puoi essere quello che sei. Lo ha intuito sin dall'inizio del suo ministero, che ha posto all'insegna di un motto che richiama la Lettera ai Corinzi, che abbiamo sentito, «Caritas congaudet veritati»".
La celebrazione dei funerali in una cattedrale di Torino gremita ha visto la partecipazione dei Vescovi – molti anche gli emeriti – del Piemonte. Presieduta dal Cardinale Repole e concelebrata con il card. Giuseppe Betori, mons. Vincenzo Paglia, e il vescovo di Vicenza mons. Giuliano Brugnotto, attuale vescovo di Vicenza Sempre da Vicenza presenti mons. Beniamino Pizziol, vescovo emerito di Vicenza, successore di mons. Nosiglia, mons. Adriano Tessarollo, vescovo emerito di Chioggia, ordinato vescovo da Nosiglia, originario del vicentino che è tornato a vivere in diocesi, mons. Lodovico Furian, vicario generale di Nosiglia dal 2007 al 2010, e mons. Massimo Pozzer, segretario di Nosiglia a Vicenza.
Tra i tanti sacerdoti e diaconi torinesi e segusini anche il rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice, don Michele Viviano, e il padre Generale della Piccola Casa don Carmine Arice.
Il cardinale Repole ha ricordato i tanti messaggi di affetto e cordoglio giunti tra cui quello di Papa Leone XIV che lo ha definito “pastore mite e saggio, sempre fedele al popolo e sollecito verso le persone più fragili”. Altri messaggi dai cardinali Zuppi presidente della Cei con il segretario mons. Baturi, Marengo, Antonelli, Battaglia, Reina, Ruini. Cordoglio anche delle altre confessioni cristiane, della comunità islamica ed ebraica torinesi.
Cesare Nosiglia verrà ricordato a Susa domenica 31 agosto alle ore 15.30 in una celebrazione eucaristica nella Cattedrale di S. Giusto, presieduta da mons. Alfonso Badini Confalonieri.
La diocesi di Acqui, di cui era originario e dove era stato ordinato, celebrerà una Messa di suffragio nella parrocchia di Campo Ligure sabato 30 agosto alle 10.
La diocesi di Roma, dove fu prima vescovo ausiliare e in seguito vicegerente, celebrerà la Messa di suffragio nella chiesa di Santa Bernadette a Lourdes, durante il pellegrinaggio diocesano in corso fino al 1° settembre. La salma verrà tumulata al Santuario della Consolata in Torino, nella stessa tomba del card. Severino Poletto.
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