venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Il Borgo laudato sì a Castelgandolfo, il Papa inaugura le mega serra in acciaio e vetro

Una serra, bella, tecnologica, ed enorme, e un paio di capannoni che sono andati a coprire l'area dove fino al 2021 c'era la vigna fatta piantare da Benedetto XVI che produceva il "Dominus", un vino bianco che si vendeva allo spaccio della Fattorie delle Ville Pontificie a Castelgandolfo.

Ora lo spaccio è chiuso dal 2023, la fattoria è stata stravolta, il latte prodotto che veniva anche trasformato in ottimo formaggio, viene venduto non alla gente, ma ad un marchio esterno. Le mucche nascoste, e le galline scomparse. Tutto il lavoro del Borgo Laudato sì è concentrato su fiori e visite guidate ai giardini, che fortunatamente sono gestiti ancora dalla Direzione della Ville Pontificie per 35 ettari. Gli altri 20 sono quelli della "Fattoria" completamente stravolta. Papa Leone XIV ha deciso che dopo quasi tre anni era ora che si vedesse qualche risultato concreto oltre i seminari e le prenotazioni per laboratori aziendali sul Green. Così domani con una solenne cerimonia il Papa inaugura quello che la gente ormai chiama il "Santuario", la mega serra che dovrebbe servire anche da centro congressi. Per ora la serra è vuota, e non è nemmeno del tutto finita. E' costata sei milioni, ma non della Santa Sede, dice il Cardinale Baggio che dirige il "Borgo".  Dovrebbe servire per curare le piante malate anche dei Giardini Vaticani, non si sa se anche per coltivare i fiori per San Pietro come le vecchie serre della Fontana dell' Orfeo.

Intanto si sono piantati fiori ed erbe aromatiche e una nuova vigna che darà vino nel 2028 che si chiamerà Laudato sì.

Le fattorie delle Ville Pontificie fino al 2023 si producevano circa mille litri di latte da circa 110 mucche, che diventavano formaggio e yogurt. Polli, conigli venivano allevati all'aperto con metodi di agricoltura biologica, senza pesticidi. Dalle 35 arnie veniva prodotto il miele, e 1500 ulivi davano tra i 10 e 15 quintali di olio. Molti gli alberi da frutto e i prodotti dell'orto. Servivano in primo luogo alle necessità del Palazzo Apostolico e il resto veniva venduto in uno spaccio a Castelgandolfo e all' Annona in Vaticano. Ultimamente anche con un moderno servizio on line.

Da febbraio del 2023 nessun prodotto è più comparso. Anche se le mucche ci sono ancora. L'idea del Borgo Laudato sì che domani il Papa inaugura, ha cambiato tutto perché alla fine tutto restasse uguale. Oggi si producono solo 3 quintali di olio definito di "altissima qualità" che serve per la raccolta fondi, ma non si sa come. E per il resto c'è da aspettare. Tanto che anche Papa Leone alla sua prima visita alle Ville ha chiesto: quando iniziamo a produrre?

Le visite ai giardini, il lavoro di giardinaggio per lavoratori "fragili" da reinserire nel mondo del lavoro, anche se i numeri sono esigui, e diversi progetti di formazione Green per scuole e aziende sono i progetti che accompagnano le rinnovate tecniche agricole, nemmeno tanto nuove. In modo molto poco chiaro è stato confermato che il partner principale Greenhope, attraverso una raccolta fondi, avrebbe offerto 6 milioni di euro. E domani in occasione della visita del Papa, è prevista una piccola delegazione di alti dirigenti, guidati da Paul Polman, ex ceo di Unilever.

Il Vaticano paga solo per i dipendenti, 18 giardinieri e gli altri che si occupano delle Ville. A lavorare alle costruzioni ci sono ditte esterne. Si cercano dei sostenitori che con delle "concessioni" ancora non definite, si dovranno occupare di quello di cui si occupava la Fattoria.

Il Borgo sarà, prima o poi, del tutto Green ed autosufficiente, e plastic free. Tra i progetti la produzione di oli essenziali, erbe aromatiche, formaggi e naturalmente l'olio. Insomma come già si faceva con successo nella Fattoria.

 

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