venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Russia, è stato restituito l’edificio di una parrocchia cattolica a Nižnij Novgorod

La chiesa dell'Assunzione di Nizhny Novgord

L’edificio originario della chiesa dell’Assunzione a Nižnij Novgorod è stato restituito ai cattolici. Questo stesso edificio era stato negato al ristabilimento della gerarchia cattolica in Russia nel 1994. Nižnij Novgorod è la terza città russa per popolazione, con 3 milioni di abitanti. La città di trova alla confluenza di Volga e Oka, ed è un centro metropolitano particolarmente importante.

La notizia è ancora più interessante se si pensa che dal 2000, quando il presidente Vladimir Putin prese per la prima volta il potere, non è stata riaperta quasi nessuna parrocchia e non erano stati restituiti gli edifici delle chiese come erano prima della Rivoluzione. Spesso, questi edifici erano stati distrutti, o addirittura negati alla Chiesa cattolica, con l’eccezione della chiesa dell’Immacolata Concezione a Rjazan. Nel 2018, è stata loro riconsegnata la scuola che occupava gli spazi del luogo di culto.

Asia News, che ha dato la notizia, nota che il gruppo di cattolici a Nižnij Novgorod è piuttosto sparuto: alcune centinaia di persone, di etnie e nazionalità molto diverse. Il parroco è russo,

padre Georgij Kromkin, è un cittadino russo, e guida la comunità dal 2017, dopo una missione ventennale dell’argentino padre Mario Beverati, un figlio spirituale di papa Bergoglio, che lo aveva ordinato sacerdote quando era arcivescovo di Buenos Aires.

L’edificio originario della chiesa, costruito a fine Ottocento, ospitava diverse istituzioni statali, che non sembravano intenzionate lasciare lo spazio, mentre alla parrocchia era stato concesso in cambio in usufrutto un rudere di una vecchia stalla per cavalcature, restaurata con pazienza insieme ad altre piccole casette adiacenti, consacrata come cappella a più riprese fino a raggiungere una dimensione di “chiesa-mangiatoia” stile Betlemme, sufficiente appena ad accogliere i fedeli.

La restituzione non è avvenuta per via delle pressioni del parroco – il predecessore di Kromkin aveva rapporti molto tesi con gli ortodossi – né per via dell’insistenza delle autorità ecclesiastiche coentrali, ma su iniziativa del governatore di Nižnij Novgorod, il 57enne Gleb Nikitin, fedelissimo del presidente Vladimir Putin in carica dal 2018, dopo aver sostituito i corrotti predecessori per ridare lustro alla “capitale del Volga”.

Nel piano di riqualificazione dei quartieri più prestigiosi della città, Nikitin ha infine inserito anche il “quartiere latino” con l’impegno di restaurare i prestigiosi edifici del passato, compresa la chiesa cattolica nel parco definito esplicitamente come “quartiere cattolico”, proponendo a padre Kromkin la restituzione entro il 2025 e il restauro entro il 2026, quasi tutto a spese della regione e con l’appoggio del sindaco, il 40enne Jurij Šalabaev, e dello stesso metropolita ortodosso Georgij. L’intenzione del governatore corrisponde a una evoluzione della “religione di Stato” della Russia attuale, che oltre alla Ortodossia militante intende mostrare la capacità di unire anche le altre confessioni e religioni, aprendo in varie località federali dei centri di culto con moschee, sinagoghe e templi buddisti; finora, però, non aveva aggregato a questo progetto i cattolici, come intende fare invece Nikitin approfittando della favorevole predisposizione urbanistica di Nižnij Novgorod.

I lavori della nuova chiesa saranno affidati ai membri della parrocchia, mentre la “chiesa-stalla” data in usufrutto sono stati acquisiti a titolo definitivo. Ci saranno, dunque, due luoghi di culto: uno affidato alle comunità etniche, a cominciare dagli armeni, in cui si celebrano le liturgie in tutte le lingue federali e “amichevoli” per i russi e offrendo un ulteriore motivo di glorificazione della sobornost, l’unione spirituale dei popoli, delle religioni e delle culture che costituisce il principio fondamentale dell’ideologia del “mondo russo” da secoli fino ad oggi.

 

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