Città del Vaticano , 13 September, 2025 / 2:00 PM
“Avete percorso insieme un tratto di strada, pregando e meditando; avete attraversato la Porta Santa, il cui passaggio, nel perdono, ha segnato per ciascuno di voi l’inizio di una vita nuova; tra poco celebrerete l’Eucaristia, durante la quale offrirete al Signore tutto ciò che siete e che avete, uniti dallo Spirito in un solo Corpo”. Lo ha detto il Papa salutando oggi i pellegrini umbri giunti a Roma per il Giubileo.
Provenendo dall’Umbria – ha aggiunto – “ciascuna delle vostre comunità potrebbe raccontare una storia unica in questo senso, evocando nomi ben conosciuti e storie meno note. Vedervi qui insieme, fa pensare proprio alla bellezza del Corpo di Cristo nella sua variopinta armonia. Ad essa rimandano i panorami delle vostre terre, in cui il creato si fonde con l’opera dell’uomo e arte e natura si richiamano a vicenda”.
“Ma soprattutto – ha sottolineato Papa Leone - ne danno testimonianza i secoli di santità di cui le vostre contrade sono state scenario: le hanno percorse mistici e penitenti, poeti e teologi, anacoreti silenziosi, donne piene di fede e di coraggio, giovani entusiasti, che di epoca in epoca si sono passati la stessa, stupenda eredità: il Vangelo di Gesù. Sarebbe difficile nominarne alcuni senza trascurarne altri. Voglio però ricordare che, proprio dal loro fiume di bontà, ha attinto ispirazione e forza il giovanissimo Santo che è stato canonizzato domenica scorsa. E questo è importante, perché ci rammenta che il tesoro che abbiamo ricevuto continua a crescere, la vite a fiorire e a portare frutto, il buon mosto a fermentare e a spandere il suo aroma”.
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