Roma, 25 October, 2025 / 3:00 PM
Si è tenuta a porte chiuse la Terza Assemblea sinodale della Chiesa Italiana: a Roma oltre 900 partecipanti, tra Vescovi, delegati delle Diocesi e invitati, hanno votato il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, dal titolo “Lievito di pace e di speranza”, dopo il tentativo andato a vuoto di aprile scorso.
Dopo l’approvazione, con 781 voti favorevoli e 28 contrari su 809 votanti, la Presidenza della CEI nominerà un gruppo di Vescovi che, coadiuvato dagli Organi statutari, elaborerà, sulla base del Documento, priorità, delibere e note che saranno al centro dei lavori dell’Assemblea Generale di novembre 2025.
Tra i punti – pur approvati – che hanno trovato maggiori voti contrari vi è quello relativo alla proposta “che la CEI sostenga e promuova progetti di ricerca di Facoltà teologiche e associazioni teologiche per offrire un contributo all’approfondimento delle questioni relative al diaconato delle donne avviato dalla Santa Sede”, approvato con 625 sì e 188 no; e quello relativo alla proposta secondo cui “CEI sostenga con la preghiera e la riflessione le “giornate” promosse dalla società civile per contrastare ogni forma di violenza e manifestare prossimità verso chi è ferito e discriminato. Giornate contro la violenza e discriminazione di genere, la pedofilia, il bullismo, il femminicidio, l’omofobia e transfobia”, approvato con 637 voti favorevoli e 185 contrari.
“Abbiamo provato – ha detto nelle sue conclusioni il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI - ad ascoltare tutti insieme la voce dello Spirito, nella certezza di avventurarci in un’operazione coraggiosa, soprattutto quando il trambusto delle voci avrebbe potuto lasciare poco spazio al vibrante silenzio in cui tale suono “spirituale” si può più facilmente percepire. Ha senso, insomma, usare il “noi” e indicare la presenza dello Spirito. Fa piacere poterlo fare, ci aiuta a proteggere la Chiesa dal penoso protagonismo individuale, dall’esibizione delle proprie originalità, da un pensiero stantio ridotto a ideologia, ben diverso dal mettere a servizio tutto se stessi e dal camminare con responsabilità e passione assieme”.
“Ci siamo mossi – ha aggiunto - smettendo di ignorare i problemi e smettendo di credere possibile continuare a rimandare le scelte, seguendo solo il Signore Gesù che ci ha insegnato a non scappare e non avere paura, anzi, ad amare percorrendo le strade della sua terra, attraversando i luoghi in cui vivevano i suoi contemporanei, facendosi maestro itinerante e compagno di viaggio con i suoi discepoli. Solo se abbiamo il cuore pieno di passione per tanta sofferenza, per cercare di raggiungere i confini della terra, quindi senza avere confini, capiamo il cammino sinodale”.
“Questo cammino inedito, nella forma, rappresenta - ha sottolineato il Cardinale Zuppi uno sviluppo dei convegni ecclesiali che hanno caratterizzato il cammino della Chiesa in Italia fin dal post Concilio. Sempre camminando insieme alla Chiesa universale, al suo Sinodo Generale, per vivere e trasmettere la fede nella tradizione e nella comunione”.
L’Assemblea ha anche inviato un messaggio a Papa Leone XIV.
“L’Assemblea sinodale, che abbiamo celebrato questa mattina, ha segnato – si legge nel testo - l’ultimo atto ufficiale del percorso nazionale. Con il voto del Documento di sintesi affidiamo i frutti del nostro camminare insieme al discernimento dei Pastori, perché preparino le prospettive pastorali che accompagneranno le Chiese in Italia nei prossimi anni”.
Riprendendo le parole del Papa del giugno scorso in cui Leone XIV invitava ad andare “avanti nell’unità, specialmente pensando al Cammino sinodale. Restate uniti e non difendetevi dalle provocazioni dello Spirito. La sinodalità diventi mentalità, nel cuore, nei processi decisionali e nei modi di agire”, l’Assemblea afferma di assumere “questo auspicio come impegno concreto da incarnare e vivere sin d’ora. Il Cammino sinodale, ritmato dalla preghiera, dall’ascolto e dalla partecipazione, ci ha aiutato a riscoprire lo stile della vita e della missione della Chiesa. E questo in un tempo inedito per tutti, crediamo che questa sia la bellezza dell’annuncio del Vangelo: una bellezza che chiede di essere incarnata nelle nostre vite e annunciata alle donne e agli uomini di oggi”.
“Esprimo gratitudine per la gente, per le persone che hanno partecipato, per coloro che hanno assunto la fatica di raccogliere, ascoltare e lavorare. E’ stata una grande esperienza credo inedita almeno per la chiesa italiana di coinvolgimento di tante persone su un unico tema, e l'unico tema che non è stato dimenticato era come essere chiesa missionaria e sinodale”, ha commentato nella conferenza stampa finale l’Arcivescovo di Modena, Monsignor Erio Castellucci, presidente della Commissione per il cammino sinodale.
“Il documento approvato – ha aggiunto Monsignor Castellucci - non vuole essere un documento dottrinale. Puntiamo alla corresponsabilità che implica il rinnovo degli organismi di partecipazione dentro le comunità, una guida maggiormente condivisa delle comunità cristiane, un ruolo più riconosciuto delle donne, una diffusione dei ministeri non solo attorno all'altare, ma nel senso proprio di presenza nella comunità e nella società e più in generale. Poi il tema della formazione che è molto connesso al primo, perché è difficile essere corresponsabili se non si condivide un orizzonte per lo meno di conoscenze relative proprio al Vangelo. Ed il terzo che è spuntato soprattutto nell'ultimo periodo, è il tema della pace perchè è un tema molto sentito e ha comportato anche nel documento tante proposte relative alla formazione alla pace, al disarmo, alla assunzione di responsabilità nei confronti di questi conflitti che ci stanno devastando”.
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