Città del Vaticano , 10 December, 2025 / 10:33 AM
"Lo scopo di proteggere l'eredità religiosa di questo continente, tuttavia, non è semplicemente quello di salvaguardare i diritti delle sue comunità cristiane, né è principalmente una questione di preservare particolari costumi o tradizioni sociali, che in ogni caso variano da luogo a luogo e nel corso della storia. È soprattutto un riconoscimento di un fatto". Papa Leone XIV lo ha ricordato nella udienza alla delegazione del Gruppo European Conservatories and Reformists del Parlamento Europeo.
Oltre al suo grazie il Papa ricorda il ruolo della rappresentanza democratica. "Ricoprire una carica importante nella società comporta la responsabilità di promuovere il bene comune" ricorda e aggiunge che "uno degli scopi essenziali di un parlamento è proprio quello di consentire che tali punti di vista siano espressi e discussi. Tuttavia, il segno distintivo di ogni società civile è che le differenze siano discusse con cortesia e rispetto, per la capacità di dissentire, ascoltare attentamente e persino di entrare in dialogo con coloro che potremmo considerare avversari". Cita san Tommaso Moro il Papa e poi dice: "faccio mio l'appello dei miei recenti predecessori secondo cui l'identità europea può essere compresa e promossa solo in riferimento alla sua eredità giudaico-cristiana".
Non si tratta solo di difendere i diritti delle comunità cristiane, ma di un contributo alla società europea e "in modo particolare, penso ai ricchi principi etici e ai modelli di pensiero che costituiscono il patrimonio intellettuale dell'Europa cristiana. Questi sono essenziali per salvaguardare i diritti conferiti da Dio e il valore intrinseco di ogni persona umana, dal concepimento alla morte naturale. Sono altrettanto fondamentali per rispondere alle sfide poste dalla povertà, dall'esclusione sociale, dalla privazione economica, nonché dalla crisi climatica in corso, dalla violenza e dalla guerra".
La voce della Chiesa va garantita anche con la sua dottrina sociale, e che "continui a essere ascoltata non significa riportare in auge un'epoca passata, ma assicurare che non vadano perdute risorse fondamentali per la cooperazione e l'integrazione future".
Leone XIV cita Benedetto XVI e il Discorso alla Società Civile, Westminster Hall, Londra, 17 settembre 2010 e aggiunge. "In effetti, questo dialogo pubblico, in cui i politici hanno un ruolo molto significativo, è fondamentale per rispettare la competenza specifica di ciascuno, nonché per fornire ciò di cui l'altro ha bisogno, vale a dire un ruolo di reciproca «purificazione» per garantire che nessuno dei due cada vittima di distorsioni (cfr. ibid.). La mia preghiera è che voi svolgiate il vostro ruolo impegnandovi positivamente in questo importante dialogo, non solo per il bene dei popoli d'Europa, ma di tutta la nostra famiglia umana".
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