Città del Vaticano , 29 December, 2025 / 4:00 PM
Alla vigilia di un nuovo anno una delle domande per i vaticanisti è sempre la stessa: che viaggi farà il Papa? La costruzione dell'agenda pontificia è sempre complessa e se ormai sappiamo che Africa ( ma quale paese? ) e America Latina ( anche il Perù?) sono in agenda. Filtrano anche altre voci o speranze. Una delle comunità che attende il Papa è quella catalana con Barcellona e con Monserrat e Manresa. Papa Francesco non ha mai visitato la Spagna e nonostante il suo essere gesuita non è andato a Manresa luogo simbolo per la storia di Sant' Ignazio.
Ma ora i catalani tornano a sperare. La stampa iberica pessa anche ad una data per la quale c'è un invito. La speranza è che il pontefice sia alla Sagrada Familia il 10 di giugno, nel quadro degli atti commemorativi dedicati all'architetto Antonio Gaudì. Le fonti locali dicono: “Il Papa vuole venire, e salvo una sorpresa enorme, lo farà”. L'invito istituzionale è stato formalizzato in ottobre, dal presidente della Generalitat, Salvador Illa, che ha portato una proposta congiunta del Governo catalano e dell'esecutivo spagnolo. All'invito si sono uniti l'Arcivescovado di Barcellona, la Conferenza Episcopale Spagnola e la Casa Reale.
L'ultimo Papa a visitare Barcellona è stato Benedetto XVI il 6 e 7 novembre del 2010, in occasione della consacrazione della Sagrada Familia. Prima di allora, Giovanni Paolo II aveva visitato Barcellona nel 1982, in un soggiorno che lo ha portato anche a Montserrat e al Camp Nou.
La visita non si limiterebbe a Barcellona ma prevedrebbe Madrid e Santiago di Compostela in previsione dell'Anno Santo Compostelano del 2027. Ma per ora solo Barcellona e Madrid sarebbero incluse nel piano di viaggio.
Per la stampa spagnola una delle chiavi per ottenere la visita è che il cardinale Joan Josep Omella si è allineato con la diplomazia spagnola e il governo della Generalitat per renderlo possibile. Chi deve annunciarlo è la Santa Sede, ma, in ogni caso, a Barcellona tutti lo danno per scontato. Omella si è impegnato molto a fondo e segnerebbe la fine del suo mandato nella capitale catalana.
Nel viaggio del 2010 la organizzazione locale era affidata al gesuita Enric Puig e questo ha fatto si che nel viaggio di Benedetto XVI la lingua catalana abbia avuto un peso rilevante, inoltre è stata inclusa una visita a un centro come il Niño Dios (curiosamente nel quartiere dove è nato il cardinale Sistach) per aggiungere un segno sociale a una visita di carattere più liturgico.
È probabile, dunque, che Leone XIV vada Barcellona, e forse sarà occasione per il Papa di fare una valutazione sul campo per la successione nella Chiesa di Barcellona al cardinale Omella.
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