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Per conoscere l'Amazzonia basta andare ad Assisi al MUMA

Il museo dei missionari cappuccini che da più di cento anni sono in Amazzonia

Missionari in Amazzonia  |  | MUMA Missionari in Amazzonia | | MUMA

Il primo Museo Missionario Multimediale al mondo ad Assisi il MUMA da quasi 9 anni è un punto riferimento per chi vuole conoscere la storia della missione Amazzonia.

Fra Antonio Maria Tofanelli, ministro provinciale dei frati Cappuccini umbri e curatore del museo quando lo inaugurò nel 2011 disse: “Aprendo il MUMA lasciamo un segno permanente, quasi un “sigillo” delle iniziative con cui la provincia dei Cappuccini dell’Umbria ha celebrato i cento anni di presenza missionaria in Amazzonia.

Forti del radicamento nella nostra storia, sentiamo il coraggio di esplorare nuovi mondi e linguaggi che guardano al futuro e perciò osiamo proporre il primo museo missionario che usa tali tecnologie moderne. Il MUMA racconta come i frati Cappuccini umbri e gli indios Ticuna hanno finora camminato insieme, donandosi gli uni agli altri nella scoperta e nell’approfondimento degli insegnamenti del Vangelo. Abbiamo puntato sulla multimedialità e sull’interattività affinché il visitatore si senta coinvolto emotivamente, perché l’esperienza francescana lascia sempre spazio a tutte le dimensioni umane”.

Il MUMA può parlare ai giovani, ai ragazzi delle scuole, per insegnare loro il rispetto delle differenze e la bellezza di confrontarsi con l’altro,  vedendo questo museo nasce la percezione nelle persone, specialmente nei giovani, di quanto sia importante per la nostra società occidentale l’incontro con l’altro, ed in particolare con la Natura, realtà potente che nelle nostre città rischia di venire trascurata e dimenticata.

Il MUMA, è stato voluto dalla Provincia Serafica dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria,ha una pagina web, www.mumamuseo.it – aggiornata quotidianamente con video e nuovi contributi – e la pagina Facebook

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La sede è la stessa del precedente museo nato nel 1973, via San Francesco 19, ma se l’indirizzo è rimasto invariato, tutto il resto si è profondamente trasformato: gli spazi sono stati ridisegnati nel 2011 le teche sono diventate postazioni digitali, le foto hanno acquisito parola e movimento, l’illuminazione è diventata parte integrante dell’allestimento, i rumori della foresta hanno sostituito il silenzio, i volti dei protagonisti hanno voce. La guida del museo è una sofisticatissima cuffia che parla italiano, inglese e portoghese.

La stessa visita al museo è ora una vera e propria esperienza sensoriale immersiva e l’allestimento un racconto. Già, perché il MUMA, racconta 100 anni di presenza missionaria cappuccina umbra nell’Amazzonia occidentale, nella regione brasiliana dell’Alto Solimões, al confine con Perù e Colombia.

Una storia che, dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri, vede protagonisti dei religiosi italiani, una terra che li accoglie e un popolo indigeno che lì vive dalla notte dei tempi.