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Coronavirus, una preghiera speciale il Venerdì Santo e una Messa nel tempo di pandemia

Due decreti della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dedicati specificamente all’emergenza “coronavirus”

Papa Francesco, Venerdì Santo | Papa Francesco durante una Messa del Venerdì Santo | Daniel Ibanez / ACI Group Papa Francesco, Venerdì Santo | Papa Francesco durante una Messa del Venerdì Santo | Daniel Ibanez / ACI Group

Una intenzione speciale nella preghiere per il Venerdì Santo e una Messa da celebrare in tempo di pandemia. Con due decreti del 30 marzo, e pubblicati sul suo sito internet ufficiale, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti aggiunge una intenzione speciale alle preghiere del Venerdì Santo e consente una Messa speciale in tempo di pandemia, rispondendo alle richieste di molti dicasteri.

Oltre alle consuete preghiere del Venerdì Santo, si pregherà anche “per i tribolati in tempo di pandemia” perché “Dio Padre conceda salute ai malati, forza al personale sanitario, conforto alle famiglie e salvezza a tutte le vittime che sono morte”.

La preghiera a Dio sarà di “guardare con compassione coloro che patiscono, alleviare il dolore dei malati, dare forza a chi si prende cura di loro e di accogliere nella pace i defunti”.

Il decreto spiega che “la celebrazione della Passione del Signore il Venerdì Santo quest’anno ha significato particolare a causa della terribile pandemia che colpisce il mondo intero”, dato che “nel giorno in cui si celebra la passione e morte redentrice di Gesù Cristo in croce”, la Chiesa “eleva suppliche a Dio Padre onnipotente per tutta l’umanità, in particolare per coloro che soffrono maggiormente”.

La decisione di aggiungere la preghiera (valida solo “per il solo anno 2020) viene dalla possibilità di aggiungere alla Preghiera universale un’altra preghiera, possibilità “concessa dal Messale Romano al vescovo diocesano in caso di una pubblica necessità particolarmente grave”.

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Il decreto sulla Messa in tempo di pandemia comincia con le parole del Salmo 90, “Non temerai la peste che vaga nella tenebre”, parole che invitano ad avere “una grande fiducia nell’amore fedele di Dio che non abbandona mai nel tempo della prova”.

Il dicastero per il Culto spiega poi che rispondendo a molte richieste arrivate, si concede di “poter celebrare la Messa in tempo di pandemia in qualsiasi giorno, eccetto le domeniche di Avvento, Quaresima e Pasqua, i giorni fra l’Ottava di Pasqua, la Commemorazione di tutti i fedeli defunti, il mercoledì delle Ceneri e le ferie della settimana Santa”. Questa possibilità è data per tutto il tempo della pandemia.

Il formulario della Messa, accluso al decreto, prevede questa preghiera di colletta: “Dio onnipotente ed eterno, provvido rifugio in ogni pericolo, rivolgi propizio il tuo sguardo verso di noi che con fede ti supplichiamo nella tribolazione e concedi l’eterno riposo ai defunti, sollievo a chi piange, salute agli ammalati, pace a chi muore, forza agli operatori sanitari, spirito di sapienza ai governanti, e l’animo di accostarsi a tutti con amore per glorificare insieme il tuo santo nome”.