“La nostra cattedrale è il risultato del dialogo fra la tradizione latina e quella greca, fra cultura mediterranea e orientale, esperienza di cui le giovani generazioni devono imparare a fare tesoro. C’è voluto coraggio per questa mostra, in considerazione del momento, ma attraverso la bellezza vogliamo dare speranza a chi è sfiduciato non solo a livello morale, ma anche sociale ed economico”, osserva l'Arcivescovo di Monreale, Monsignor Michele Pennisi all'inaugurazione della mostra che si terrà nel Duomo di Monreale con le installazioni dell’iraniano Navid Azimi Sajadi.

Il dialogo. Con questo spirito è nata la mostra “Oriente ed Occidente. Allegorie e simboli della tradizione mediterranea” che si troverà nel chiostro, nella cappella san Benedetto e nel museo diocesano di Monreale.
Il percorso espositivo - dal 23 ottobre 2020 al 6 gennaio 2021 - narra le storie e i simboli figurati dei capitelli del chiostro benedettino e delle cappelle del Duomo: dalle fotografie dell’archivio Kunsthistorisches Institut in Florenz–Max-Planck-Institut, alle installazioni site-specific dell’iraniano Navid Azimi Sajadi, alle rilettura fotografiche stampate, con tecnica innovativa, su intonaco bagnto fino alla realizzazione di una app dedicata alla mostra, sviluppata per MondoMostre dallo studio "ingegneria delle due Culture", con musiche di Pinuccio Pirazzoli.

“Quando ho visitato questo luogo – ha spiegato l’artista iraniano – sono rimasto abbagliato dalla luce di questa bellezza. Poi ho capito che per sviluppare un percorso avrei dovuto studiare e digerire l’arte qui espressa e creare un percorso parallelo ad essa, con un linguaggio onirico per raccontare nella mia veglia quel sogno da cui Monreale è nata”.