“La salute mentale in Europa rappresenta una delle più significative sfide relative alla sanità pubblica: i disturbi mentali colpiscono il 27% della popolazione europea ogni anno. Eppure la spesa pubblica media annua pro-capite nel mondo per le cure oscilla dai 2 dollari per i Paesi con reddito medio-basso ai 50 dollari per i Paesi ad alto reddito”. E’ quanto denuncia Caritas italiana nel suo dossier "Liberi tutti! Salute mentale: non gabbie ma dignità per i malati", pubblicato in occasione della Giornata nazionale della Salute Mentale voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il Dossier analizza il tema della salute mentale prima a livello internazionale, poi Europeo, con un dettaglio sulla situazione nel Balcani ed in particolare in Serbia e Montenegro. Un ampio spazio è riservato ai dati Caritas e alle testimonianze e proposte dal territorio, nonchè all'impegno di Caritas Italiana, Caritas Serbia e Caritas Montenegro. 

“In molti Paesi europei la risposta è l’internamento in strutture manicomiali – si legge nel documento -, luoghi formalmente di ‘cura’ ma dove prevalgono l’isolamento dalla società, a volte la violazione di basilari diritti umani e terapeutici. Si tratta di luoghi inadatti alla terapia perché sovraffollati, fatiscenti, di contenzione. Anche chi vive fuori dal manicomio soffre di durissime forme di esclusione sociale e lavorativa: spesso senza casa, senza un rapporto con la famiglia, vittima di stigma e pregiudizi. Occorre ascoltare il grido di dolore nascosto, porre al centro la persona umana, riconoscere che ogni persona è un valore e ha bisogno di relazione”.