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Porte aperte ai nonni e ai nipoti il 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco

A Torino per mettere a confronto le culture dove gli anziani difendono i più piccoli

Il Museo Missioni Don Bosco a Torino  |  | news.missionidonbosco.org Il Museo Missioni Don Bosco a Torino | | news.missionidonbosco.org

Porte aperte ai nonni e ai nipoti il 2 ottobre al Museo Etnografico Missioni Don Bosco  a Torino.

Due appuntamenti, alle ore 11 e alle ore 16, per consentire una “giocosa visita” nello spazio dedicato agli oggetti raccolti dai missionari salesiani in 150 anni di attività in tutto il mondo.  Con una declinazione particolare: lo sguardo ai giocattoli utilizzati dai bambini e agli strumenti musicali.

“Intendiamo mostrare come i piccoli giocavano e giocano in altre parti del mondo, scoprire le originalità ma anche le similitudini con i nostri giocattoli” spiega Elisabetta Gatto, antropologa, curatrice del Museo. Ci sono ad esempio le bamboline di terracotta dei Caraja del Brasile, le canoe giocattolo della Terra del Fuoco. “Faremo parlare gli oggetti, racconteremo la storia di alcuni giocattoli”, alcuni presenti ancora oggi con l’evoluzione dei materiali.

 Con la Giornata istituita nel 2005 in Italia si sottolinea il ruolo decisivo dei nonni nella formazione delle nuove generazioni. È quanto constatiamo in Italia, con i nonni che suppliscono a molti compiti che i genitori non riescono a sostenere nelle condizioni di vita ordinarie. “Ma non devono essere considerati solo dei supplenti” spiega don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, “sono anche portatori di una relazione unica con i loro nipoti che troviamo importante qui come nei contesti culturali di ogni altro Paese in cui operiamo”.

La disgregazione di famiglie a causa di guerre, migrazioni, carestie è spesso tamponata dalle nonne e dai nonni che si prendono cura dei piccoli, a volte anche al di là dei legami di sangue. Ma anche in situazioni ordinarie essi rappresentano la stabilità e la saggezza.

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Il ruolo degli anziani e attestato anche dal riconoscimento simbolico della loro autorevolezza. “Nel Museo ci sono gli oggetti dei capi-villaggio” ricorda Gatto “che richiamano l’importanza della loro esperienza, la quale assegna il ruolo di guida anche delle comunità: lo sgabello riservato nelle riunioni, il bastone del comando per sancire le decisioni”.

Tutto questo in mezzora di visita gratuita, riservata a gruppi guidati dalla stessa curatrice del Museo.

 Si applicano le normali regole di profilassi antiCovid-19, che non riguardano i bambini di età inferiore ai 12 anni e i soggetti con certificazione medica specifica. Nel rispetto delle disposizioni governative vigenti (DPCM del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 per gli adulti è dunque obbligatorio esibire il Green Pass.

Il museo è accessibile alle persone con disabilità motoria.

Per informazioni e prenotazioni: museo@missionidonbosco.org oppure info@missionidonbosco.org oppure al telefono 011.3990101.