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2 gennaio 1873: 150 anni fa nasceva Santa Teresa di Lisieux

Mistica, dottore della Chiesa, carmelitana ricordare il nome della religiosa è aprire lo scrigno della santità per portarla al mondo intero

Santa Teresa di Lisieux |  | pd Santa Teresa di Lisieux | | pd

Il 2 gennaio 1873 nasceva Teresa di Lisieux. Mistica, dottore della Chiesa, carmelitana ricordare il nome della religiosa è aprire lo scrigno della santità per portarla al mondo intero.  

Patrona delle missioni, insieme a San Francesco Saverio, ha vissuto nel chiostro la propria consacrazione religiosa. 

Moltissimi si sono avvicinati alla sua spiritualità: San Guido Maria Conforti, vescovo di Parma e fondatore dei Missionari saveriani, tanta era la devozione per lei che la indicò come speciale protettrice dei suoi missionari; San Tito Brandsma, carmelitano, ne scrive diversi articoli e ne è devotissimo tanto da portare il suo ricordo anche nella prigione che lo vede morire martire nel 1942. 

Nata in una famiglia della buona borghesia francese, i genitori - i coniugi Martin -  lavorano ed insegnano alle figlie una fede semplice e gioiosa. Luigi e Zelie, canonizzati nel 2015, vivono la fedeltà al matrimonio come scelta di santità e di vita. 

Presto, purtroppo, il dolore entra nel proprio quotidiano perdendo la mamma. Le sorelle più grandi si prendono cura di Teresa.  

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Frequentate le scuole dalle religiose benedettine, si sente attratta dal Carmelo chiedendo l’ingresso, ma è troppo giovane. La Regola non lo permette. 

Determinata ma più che altro innamorata di Cristo arriva a Papa Leone XIII che lo consente, rimettendo però la decisione alle superiori. 

Ammessa nel Carmelo il 9 aprile 1888 vive il noviziato e la spiritualità, disegnata da Santa Teresa di Avila, con amore e passione per le sue figlie.  Preghiera, lavoro, silenzio e spogliamento di sé sono gli elementi di quella sapienza che ha forgiato tanti santi. 

La vita non è semplice per la piccola Teresa ma tutto ha una risposta: l’amore. Questo la infiamma, la anima e la porta avanti sulle vette di quel monte scelto per la propria santità, il Carmelo.  

Nella sua vita niente è eccezionale: stessa celletta, stesse incombenze delle consorelle, medesime ore di preghiera.  

Un cuore grande pulsa sotto alla ruvida veste voluta dalla Grande di Avila per le sue religiose. 

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Compie tutto con normalità, una straordinaria normalità che è la santità. 

La piccola via è la strada vissuta dalla mistica per tutti coloro che vogliono farsi santi nella vita di tutti i giorni con tutto quello che comporta per offrirlo per amore al Padre. 

Muore a Lisieux il 30 settembre 1897.