C'è una piccolo gioiello in più esposto nella Basilica Vaticana fino al 16 maggi prossimo: è la pala d’altare di Ugo da Carpi con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli apostoli Pietro e Paolo. Per vedere la mostra si deve andare nelle Sagrestia Vaticana nella cosiddetta “Sala di Sisto IV”, dove già fu ospitata tra 1784 e il 1925.

La mostra è anche una occasione per rilanciare il Museo della Basilica di San Pietro nella Sagrestia Vaticana. In attesa del Giubileo del 2025 ci saranno delle esposizioni temporanee come questa della tavola realizzata da Ugo da Carpi alla vigilia del Giubileo del 1525 per l’altare del Volto Santo nell’antica basilica: una pala d’altare “fata senza penello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide insieme a Michelangelo.

La tecnica usata è quella della stampa a matrici sovrapposte per la quale l'artista carpigiano era apprezzato maestro. Attraverso una serie di pannelli esplicativi il visitatore potrà cogliere in questa mostra lo straordinario interesse di quest’opera d’arte, giunta a noi con un aspetto fortemente alterato a causa delle tormentate vicissitudini conservative subite dalla tavola nel corso di quasi cinque secoli. Per questo motivo viene esposta accanto alla pala cinquecentesca una “copia di studio” a grandezza naturale dove sono stati riproposti i perduti colori e i chiaroscuri originali.

Una copia “eloquente” realizzata con il sostegno di Fondazione Torino Musei dalla Prof.ssa Lorenza D’Alessandro per l’esposizione di Torino e condivisa con la Papale Basilica di San Pietro in occasione di questa mostra. Dal Museo Civico di Arte Antica di Palazzo Madama provengono anche i pannelli della mostra che descrivono la pala d’altare del Volto Santo e ne raccontano la storia, la tecnica d’esecuzione, lo stato di conservazione e le importanti indagini diagnostiche realizzate in sinergia con i Laboratori di Ricerche Scientifiche dei Musei Vaticani.