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Giornata del Turismo, "il primato dell’etica non sia oscurato dalla sete del guadagno"

Messaggio a firma dell'Arcivescovo Fisichella

L'Arcivescovo Fisichella - Daniel Ibanez CNA |  | L'Arcivescovo Fisichella - Daniel Ibanez CNA L'Arcivescovo Fisichella - Daniel Ibanez CNA | | L'Arcivescovo Fisichella - Daniel Ibanez CNA

"Nell’Enciclica Laudato si’ Papa Francesco sottolinea la necessità di impegnarsi a favore di investimenti sostenibili". Favorirli "è anche una testimonianza di fede che si fa forte del rispetto per la natura, creata e affidataci da Dio. Infatti, l’attenzione per il creato e la sua salvaguardia appartiene al messaggio biblico". Lo scrive l'Arcivescovo Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, nel messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che si celebrerà il 27 settembre.

"Il turista - rimarca il presule - è particolarmente sensibile a come viene accolto. In un contesto culturale dove si eccede nell’indifferenza, è decisivo che i cristiani siano testimoni di un’accoglienza che ponga a proprio agio la persona e le faccia sperimentare la fraternità. Intrattenersi a dialogare, interessarsi perché la vacanza sia esperienza di pace, agevolare le forme affinché si abbia tra le mani il Vangelo o letture che risvegliano l’interesse per la preghiera e la spiritualità, sono alcuni segni per dare senso al tempo della vacanza".

"L’attenzione al creato - aggiunge Mons. Fisichella - permette ai cristiani di promuovere anche una forma di economia che non ha come obiettivo la massimizzazione del profitto che porta spesso alla violenza nei confronti della natura, con forti ripercussioni sulla dignità della persona. Il primato dell’etica non può essere oscurato dalla sete del guadagno. Non si intende con questo bloccare il progresso tecnologico e neppure lo sviluppo economico. L’attenzione e il supporto agli investimenti sostenibili non possono essere pensati alla stregua di un intralcio".

"E' urgente - prosegue l'Arcivescovo - che la politica sostenga con convinzione e fiducia i percorsi che vengono scoperti, per discernere con saggezza i progetti più adeguati, che mirano al bene di tutti e che accrescono la qualità della vita, in particolare delle persone che appartengono alle fasce sociali più deboli".

Monsignor Fisichella rileva poi che "la Chiesa ha sempre riconosciuto e sostenuto il valore e l’importanza dell'arte, della cultura e della loro salvaguardia perché permettano di conoscere Dio e di mantenere vive le radici cristiane. Per questa ragione serve che gli investimenti non mirino solo al turismo di massa, possibile veicolo di perdita di identità culturale e religiosa".

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Infine, il riferimento va alla "casa comune". "Gli operatori del turismo - conclude - hanno tra le mani la possibilità di offrire opportunità valide ed efficaci per riscoprire una vacanza differente. Anche la vacanza può diventare una provocazione per assumere comportamenti e stili di vita che aiutano a rivolgere di nuovo lo sguardo verso l’Alto, riscoprendo la bontà della fede, la forza della carità e la certezza della speranza. È da qui che ognuno deve ripartire per dare ragione del rispetto della natura, per impegnarsi in un’ecologia integrale".