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Dalle diocesi, comunità in festa per l'ordinazione di nuovi sacerdoti

d è sempre un momento di grande gioia per la diocesi che si arricchisce di nuovi presbiteri in un periodo in cui sono in forte calo le vocazioni.

Ordinazioni sacerdotali |  | Chiesa di Milano Ordinazioni sacerdotali | | Chiesa di Milano

Nelle ultime settimana sono state tante le diocesi in festa per l’ordinazione di nuovi sacerdoti. Un rito solenne durante il quale il vescovo conferisce all'ordinando il secondo grado dell'ordine sacro. Con esso, quindi, quest'ultimo diviene sacerdote. Ed è sempre un momento di grande gioia per la diocesi che si arricchisce di nuovi presbiteri in un periodo in cui sono in forte calo le vocazioni.

Nella comunità i preti non devono fare tutto né mettersi al centro di tutto, ma che è Cristo “la pietra angolare” e che “il sacerdozio ministeriale è a servizio del sacerdozio battesimale, cioè si prende cura che ciascuno realizzi la sua vocazione”, ha detto l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini che la settimana scorsa ha ordinato in Duomo 15 nuovi sacerdoti: Domenico Alonge, 28 anni; Francesco Baroni, 30 anni, Matteo Biancardi, 27 anni, Riccardo Bombelli, 24 anni; Riccardo Borgonovo, 26 anni; Alessandro Foti, 25 anni; Matteo Garzonio, 30 anni;  Gabriele Gerosa, 32 anni; Giovanni Grimoldi, 30 anni; Matteo Lozza, 29 anni; Raffaele Mottadelli, 27 anni; Jacopo Speroni, 28 anni; Alessandro Torretta, 26 anni; Luca Valenti, 26 anni; Marzo Zambon, 25 anni. Certamente pochi per una diocesi, la più grande d’Europa, estesa su un territorio vasto con una popolazione di circa 5milioni e mezzo di abitanti, 1.107 parrocchie.

Oggi i sacerdoti in questa diocesi – di rito ambrosiano – sono 1.694 e si calcola che scenderanno, entro il 2040, a circa mille. Delpini ha invitato i novelli sacerdoti a non abbandonare mai la via di Gesù: “Non conta essere tanti o essere pochi: conta essere con Gesù, seguire lui, percorrere la sua via. Non conta essere potenti o fragili, essere applauditi da tutti o guardati con una specie di commiserazione e di disprezzo, non conta disporre di molte risorse o essere in miseria, conta solo praticare lo stile del Signore. È Gesù la nostra pace e senza di lui non possiamo fare niente. Non potete fare niente neppure voi che oggi diventate preti, così bravi, così preparati, così attesi”.

Quattro i sacerdoti ordinati a Cremona dal vescovo Antonio Napolioni. Si tratta di don Andrea Bani, 26 anni; don Claudio Mario Bressani, 40 anni; don Alex Malfasi, 29 anni e don Jacopo Mariotti di 25 anni. Una solenne celebrazione che ha visto la presenza di ben 5 vescovi: oltre a Napolioni, l’emerito di Cremona Dante Lafranconi e i vescovi di origine cremonese Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e l’amministratore apostolico di Lugano Alain de Raemy. “Siamo in festa perché siamo una Chiesa benedetta, non nei numeri ma nella comunione”, ha detto il presule: “è questa la vera gioia dei credenti: non i successi o i legami privati, ma la comunione divina ed ecclesiale, eucaristica e fraterna”. Quattro i sacerdoti anche per la diocesi di Como guidata dal card. Oscar Cantoni. Si tratta di don Alessio Cifani, don Tommaso Daminato, don Roberto Stimamiglio, don Simone Tettamanti. “Un intenso clima di festa, di gioia e di pace caratterizza questa nostra assemblea, dal momento che il dono del Signore di nuovi presbiteri coinvolge, rallegra e consola tutta la nostra santa Chiesa di Como. 

È un segno di fedeltà e di benevolenza da parte del Signore Gesù nei nostri confronti, ma insieme è anche espressione dei discepoli che rispondono generosamente alla sua chiamata donando la vita”, ha detto nell’omelia il porporato: “la fantasia e la creatività dello Spirito sono inesauribili e noi abbiamo il compito di scoprire ciò che Egli continuamente suscita nel cuore dei credenti in vista della nuova evangelizzazione. Si tratta di andare in cerca di chi, per motivi diversi, si è allontanato dalla fede, spesso perché deluso dai nostri comportamenti, di offrire motivi di speranza e di vita a quanti vogliono ricominciare a credere, ma è pure necessario rivitalizzare la fede dei cristiani, per i quali il Vangelo è spesso insignificante, sia di quelli che, pur rimanendo nella  Chiesa, non hanno modo di approfondire le ragioni essenziali della fede e dello stile di vita cristiano, mentre si sono lasciati influenzare dalla mentalità per lo più pagana della società”.

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Quattro nuovi sacerdoti anche nella diocesi di Torino, ordinati dall’arcivescovo Roberto Repole. Si tratta di don Francesco Ariaudi, don Fabio Barotto, don Stefano Bertero e don Luca Cauli.  “Voi sarete da oggi in una maniera nuova, sarete – ha detto loro l’arcivescovo - semplicemente avvolti, coinvolti e travolti dall'amore di Cristo. Ve lo troverete da tutte le parti, soprattutto quando sarete voi a distrarvi da quell'amore”. Sette i sacerdoti per la diocesi di Brescia ordinati dal vescovo Pierantonio Tremolada: si tratta di don Yuri Belfiore, don Davide Bellandi, don Francesco Bertuetti, don Alberto Marchetti e i religiosi dei carmelitani Scalzi padre Andrea di Gesù e Maria (Andrea Tesser); padre Piero di Gesù Crocifisso (Piero Graziani) e padre Alessandro del Nome di Gesù (Alessandro Futia). “Il frutto prezioso della comunione con il Cristo risorto è una vita trasformata, santificata, redenta, sulla quale è posto il sigillo del Dio vivente. Noi vi auguriamo – ha detto il presule nell’omelia - che il vostro ministero sia ricco di questo frutto, consapevoli che esso consiste in quelle opere di bene che il Signore Gesù ci ha guadagnato con la sua morte e resurrezione. Esse sono il segno evidente della comunione con lui”.

A Novara il vescovo Franco Giulio Brambilla ha ordinato 5 nuovi sacerdoti: tre diocesani e due Rosminiani. Si tratta di don Lorenzo Armano, don Samuele Bracca, don Luigi Donati e i religiosi rosminiani don Camille Temon-Lenguewo e don Anselmo Elman Mammadov. “Il ministero presbiterale ha come momento centrale, come fonte zampillante, come roveto ardente questo: ‘preparare perché Gesù possa mangiare la Pasqua con i suoi discepoli!’. Oggi potremmo apparire discepoli un po’ dispersi, ma non è che i discepoli di Gesù fossero così diversi, neppure quelli della prima ora”, ha detto il presule: “tutta la vostra vita consisterà nel preparare l’incontro vivo dei discepoli con la Pasqua di Gesù. Dire la Pasqua di Gesù è dire qualcosa che trasforma la vita, passa attraverso la croce e sfocia nel trionfo della risurrezione. È un trionfo che non azzera i segni della passione, ma li porta trasfigurati dentro di sé. È la vita risorta di chi ha donato tutto sé stesso e che rimane nei segni della passione fin nel Cristo giudice”.

Ieri sera un nuovo sacerdote anche per la diocesi di Crema. Si tratta di don Andrea Berselli, 32 anni, che ha ricevuto l’ordinazione dalle mani del vescovo Daniele Gianotti mentre oggi a Lodi il vescovo Maurizio Malvestiti ordinerà sacerdoti don Alberto Orsini, 26 anni e don Giuseppe Scoglio, 50 anni.  In festa anche la diocesi di Benevento in Campania per l’ordinazione di un sacerdote: don Francesco Vetrone per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’arcivescovo Felice Accrocca che si è svolta nella basilica SS.ma Annunziata e S. Antonio in Vitulano. Nove sacerdoti, invece, a Bergamo. A presiedere l’ordinazione il vescovo Francesco Beschi. Si tratta di don Lorenzo Bellini, 25 anni; don Paolo Capelletti, 25 anni; don Marco Nicoli, 27 anni; don Andrea Patelli, 30 anni; don Attilio Rossoni, 39 anni; don Gabriele Trevisan, 26 anni; don Andrea Vecchi, 29 anni; don Matteo Vezzoli, 27 anni e don Simone Zappella, 31 anni. Un nuovo sacerdote anche nella diocesi di Vicenza. Il vescovo Giuliano Brugnotto ha ordinato presbitero Emanuele Billo, 28 anni. Altre ordinazioni sacerdotali sono avvenute nello scorso mese di maggio ed altre ci saranno nelle prossime settimane mentre ieri, Giornata della Santificazione Sacerdotale, sono stati molti i sacerdoti che si sono incontrati con i loro vescovi per una giornata di preghiera e ringraziamento.