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Dalla Germania in cammino verso Santiago de Compostela

Nella Repubblica federale esistono 30 vie ufficiali che si riconnettono con il “Cammino Francese” in Spagna

Beate Steger |  | BS
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Alcune tappe del Cammino in Germania |  | BS
Alcune tappe del Cammino in Germania | | BS
Alcune tappe del Cammino in Germania |  | BS
Alcune tappe del Cammino in Germania | | BS
Alcune tappe del Cammino in Germania |  | BS
Alcune tappe del Cammino in Germania | | BS

 L’estate e il maggior tempo libero dal lavoro invitano a mettersi in cammino, liberi dalle preoccupazioni quotidiane. Per un paese come la Germania, da sempre amante delle Wanderungen, delle escursioni, questo periodo dell’anno diventa occasione anche di lunghi pellegrinaggi a piedi, come il Cammino di Santiago. Chi ha più tempo (e fiato) può cominciare il pellegrinaggio già in Germania, per poi riconnettersi con il famoso Cammino Francese in Spagna. Come siano organizzati i cammini in Germania lo chiediamo a Beate Steger, docente e redattrice specializzata in pellegrinaggi, nonché curatrice del sito www.deutsche-jakobswege.de e di altri portali dedicati ai Cammini in Europa. 

Signora Steger, lei ha mai percorso il Cammino? Da dove è partita? Mi racconti brevemente la sua esperienza? 

«Dal 2001 al 2002 ho fatto un viaggio di un anno in bicicletta intorno al mondo. Uno degli itinerari che ho percorso è stato il Cammino di Santiago in Spagna, da Pamplona a Santiago de Compostela. Questa prima esperienza sul Camino de Santiago ha risvegliato il mio desiderio di percorrere il “Camino Francés”, che ho fatto per la prima volta nel 2007. In seguito, sono stata contagiata dal cosiddetto virus del pellegrinaggio. Ho iniziato a esplorare il “Cammino de Santiago” in Germania e sono seguiti altri percorsi di pellegrinaggio come il “Cammino portoghese” di Santiago o il “Cammino Finisterre”. Dal 2018 lavoro come freelance per la rivista Der Pilger (“Il pellegrino”, ndr) e così si è consolidata la mia attenzione per il "pellegrinaggio", che ora è praticamente diventato la mia professione».

I tedeschi, come si sa, amano camminare. Ma il Cammino di Santiago è stato creato come percorso religioso nel Medioevo, affinché i peccatori potessero espiare i peccati più gravi, i cosiddetti majora delicta. Secondo la sua esperienza, perché i tedeschi percorrono questo cammino? Cosa cercano? È solo sport e vacanza o c'è qualcosa di più dietro? E fino a che punto secondo lei il Cammino di Santiago è ancora un'esperienza religiosa?

«Penso che sia una buona domanda, non solo in relazione alla Germania. Penso che le persone vadano in pellegrinaggio perché hanno perso il loro legame con la Chiesa e sono alla ricerca. Alcune persone sono certamente attratte dal fatto che le buone infrastrutture della Spagna consentono di andare in pellegrinaggio a basso costo, grazie ai numerosi ostelli e ai menu economici per pellegrini disponibili ovunque. Forse anche l'idea di poter incontrare persone provenienti da tutti i Paesi è attraente. E poi viene l'aspetto spirituale e religioso, perché la Chiesa non è più così importante come un tempo. Ma non credo che questo aspetto sia più importante o diverso per i tedeschi rispetto ai pellegrini di altri Paesi».

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Parliamo del Cammino di Santiago in Germania. Quanti ce ne sono? 

«In Germania ci sono 30 cosiddetti cammini principali, riconosciuti come cammini di Santiago dalle Società di Santiago. Inoltre, esistono molti altri sentieri regionali, chiamati anche Jakobswege. Alcuni di questi, tuttavia, non vanno nella direzione del Cammino di Santiago, che dal punto di vista tedesco dovrebbe essere sud-ovest, poiché i sentieri sono orientati verso la meta, Santiago de Compostela. Il Cammino di Santiago è stato rilanciato in Germania su iniziativa di Paul Geißendörfer, un pastore protestante di Heilsbronn. Nel 1992 è stato pubblicato un opuscolo su un Cammino di Santiago lungo 80 chilometri nel sud della Germania. All'epoca, il percorso non era ancora segnato e si basava su sei chiese di San Giacomo lungo il cammino. Gradualmente, sempre più cammini di Santiago sono stati riscoperti nei Paesi di lingua tedesca». 

Di questi qual è il più bello e interessante?

«Per me non esiste un percorso più bello in Germania della Via Regia da Görlitz a Vacha. É affascinante per i suoi numerosi ostelli. Si può essere in cammino come se si fosse in Spagna. Il Cammino di Santiago di Monaco di Baviera passa per molti monasteri e chiese. La Via Baltica è caratterizzata da molta pace e solitudine e costeggia in parte il Mar Baltico. Quindi, per tutti i cammini c'è sempre qualcosa di bello che rende il percorso speciale».

Come sono organizzati i cammini? Dove possono pernottare i pellegrini?

«La maggior parte dei cammini di Santiago in Germania è gestita dalla Società di Santiago, gruppi di amici o confraternite di Santiago. Questi gruppi fanno anche in modo che vengano aperti sempre più alloggi e ostelli adatti ai pellegrini. In questo senso, le cose si stanno muovendo, anche se naturalmente non ci sono ancora tanti ostelli come in Spagna». 

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Lei ne ha percorso personalmente qualcuno?

«Conosco molti dei Jakobswege in Germania, ma solo in parte. Conosco tutte le Jakobswege del Palatinato e la Jakobsweg Klosterroute, perché ho scritto le guide per i pellegrini di questi due percorsi».

Cosa si sente di dire ad una persona che medita di affrontare un cammino-pellegrinaggio di questo tipo?

«Fondamentalmente, posso solo incoraggiare tutti a mettersi in cammino. In pellegrinaggio si vive molto più intensamente il mondo che ci circonda, è un momento importante per noi e ci si rende anche conto di come si possa andare avanti ottimamente, con poco».