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Agosto, mese mariano e le chiese dedicate alla Madonna

Da Roma a Milano fino a Santa Maria di Leuca

La La "nevicata" a Santa Maria Maggiore | | Acistampa

Il 5 agosto, si è celebrata la Festa della dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, una delle più antiche e affascinanti chiese dedicate alla Vergine. La storia della sua costruzione è nota: secondo la tradizione fu la stessa Vergine Maria ad indicare il luogo dove far sorgere questa basilica. Lo fece in un sogno: al patrizio romano Giovanni ed al papa Liberio chiese la costruzione di una chiesa in suo onore. Il luogo prescelto sarebbe stato scenario di un evento soprannaturale. Fu così che nella notte tra il 4 e l’alba del 5 agosto, sul colle Esquilino, nevicò miracolosamente. Il papa tracciò il perimetro della nuova chiesa e Giovanni pensò al suo finanziamento. E fu proprio in questo luogo che sorse la primitiva Basilica Liberiana, definita popolarmente anche Sancta Maria ad Nives, in ricordo della nevicata miracolosa. Diventerà poi la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Sono tante, tantissime le chiese in tutta Italia e nel mondo ad essere dedicate alla Vergine. Tutte chiese che raccontano una storia fatta di fede e di arte, di tradizioni popolari e di incredibili vicende che a distanza di secoli non impallidiscono col tempo. Per necessità di sintesi, prenderemo in esame solo alcune chiese del Belpaese. Sempre a Roma, ad esempio, sorge un’altra chiesa famosa dedicata a Maria: è Santa Maria in Trastevere che, secondo la leggenda, fu fatta edificare da Papa Callisto I nel III secolo e fu portata a termine da San Giulio I nel 340. Ricostruita poi da  Papa Innocenzo II, ebbe in seguito decorazioni e restauri, tra cui molti di pregio come quelli  voluti da Papa Clemente XI (1702) e da Papa Pio IX (1870). Anche questa importantissima basilica romana sorge in luogo “speciale”: “Alla taverna Meritoria del Trastevere scaturì l'olio  dalla terra per tutto il giorno senza interruzione, significando la grazia di Cristo che sarebbe venuta alle genti”, così ci indica San Gerolamo. Da questo evento, lo spazio dove sorge la basilica fu denominato “Fons Olei”.

Pochi sanno, forse, che il Duomo di Milano è dedicato proprio alla Vergine: ormai, nel linguaggio comune la cattedrale milanese rimane semplicemente “il Duomo” anche se, in realtà, il titolo completo sarebbe “Cattedrale Metropolitana della Natività della Beata Vergine Maria”. Qui sorgevano due antiche basiliche: quella di Santa Maria Maggiore e di Santa Tecla, i cui resti, unitamente a quelli del Battistero di San Giovanni alle Fonti, sono tuttora visibili all’interno dell’area archeologica della cattedrale milanese. Fu nell’ottobre del 1387 che sotto l’impulso visionario del nobile Gian Galeazzo Visconti che nacque la “Veneranda Fabbrica del Duomo”: un’impresa che doveva lavorare per porgettare la nuova imponente chiesa, simbolo della città di Milano. Il 16 ottobre 1418 Papa Martino V consacrò l'altare maggiore della basilica che rimane il più grande e complesso edificio gotico d’Italia, lungo 157 metri e alto 108,5. A spiccare sulla guglia più alta, una statua della Vergine chiamata da tutti i milanesi con l’affettuoso nome “Madunina”.

Dal Nord al Sud d’Italia, si giunge a Napoli. La basilica santuario del Carmine Maggiore è una delle più grandi basiliche della città partenopea. Risale al XIII secolo e - con le varie trasformazioni avute nel tempo - rimane oggi uno dei più importanti esempi del barocco napoletano. La basilica si erge in piazza Carmine a Napoli, con la vicina piazza del Mercato, teatro dei più importanti avvenimenti della storia napoletana. Anche in questo caso leggende e fede s’intrecciano in un mirabile romanzo: un’antica tradizione popolare vuole che alcuni monaci, per sfuggire alla persecuzione dei saraceni in Palestina, giungendo nella città di Napoli, portarono un'icona della Madonna che veneravano sul monte Carmelo. E’ la famosa icona della “Madonna bruna” così è conosciuta in tutta la città. Un’icona a cui tutto il popolo napoletano è particolarmente legato tanto da aver fatto nascere un’esclamazione tipica della lingua partenopea: “Mamma d'o Carmene”. 

Santa Maria de Finibus Terrae, una delle più belle chiese dedicate a Maria. Si trova nella terra pugliese e più precisamente a Santa Maria di Leuca. Si erge su un promontorio dal quale è possibile ammirare l’incontro tra Mar Ionio e Mar Adriatico. Qui, in questa terra, tutto sembra un quadro dipinto. Lo spazio che circonda questa piccola oasi di preghiera è incantevole: la vista sul mare, il cielo azzurro e la possibilità di contemplare il Cielo.  La prima chiesa fu costruita agli albori del cristianesimo sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla Dea Minerva. Secondo tradizione, San Pietro, arrivato dalla Palestina, sarebbe approdato proprio in questo luogo: il passaggio dell’apostolo è celebrato dalla grande colonna corinzia eretta nel 1694 sul piazzale del santuario. L'edificio attuale è il sesto costruito ed è stato eretto nel XVIII secolo. Dal 7 ottobre 1990 il santuario è divenuto Basilica minore.

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