Per alcuni è un catalogo, di fatto è uno di quei libri di arte che accompagnano la conoscenza. Si tratta del volume “Le stanze di San Benedetto- La quadreria di Montecassino da Urbano VIII al Novecento. Catalogo generale delle opere (XV – XVIII secolo)” di Mauro Vincenzo Fontana che nasce dopo otto anni di studio. Recentemente è stato presentato propio nella abbazia della quale nel 2014 si ricordano gli 80 anni dalla distruzione, ma anche e i sessanta della proclamazione di san Benedetto a Patrono Principale d’Europa. Stanze che non ci sono più ed è per questo che il recupero delle tele è così significativo. 

Era il 24 ottobre del 1964 quando Paolo VI proclamò San Benedetto Patrono Principale d’Europa contestualmente alla Consacrazione della Basilica Cattedrale ricostruita dopo la distruzione del 1944.

Il libro in 544 pagine, corredato di una nuova campagna fotografica realizzata appositamente su tutti i dipinti da Giulio Archinà  è la prima monografia mai dedicata alla collezione di dipinti conservati a Montecassino, un patrimonio che per circa i suoi due terzi (più di quattrocento pezzi sugli oltre seicento, tra dipinti e disegni) risulta attualmente ignoto agli stessi specialisti. Il progetto, che ha avuto inizio con l' Abate Donato Ogliari ed è proseguito poi con il l' Abate Luca, ha avuto il supporto di molte realtà territoriali. Lo studio di Fontana ricostruisce lo sviluppo storico della collezione cassinese attraverso il lungo periodo di quattrocento anni, a partire dalla sua origine nelle cosiddette Stanze di San Benedetto, che all’inizio del Seicento iniziarono a ospitare una prima raccolta della quadreria, sino ai più recenti eventi bellici, con il salvataggio della collezione e la sua ricollocazione nell’abbazia ricostruita.